Ieri ha annunciato di voler partire da un tour di incontri con gli iscritti Pd ancor prima di presentarsi alle assemblee congressuali, ma la verità è che in vista della Assemblea provinciale Pd il segretario provinciale in pectore Davide Fava deve fare i conti con una fronda interna.
Nonostante la scelta di un candidato unitario (al netto dei distinguo del castelfranchese Luca Sabattini e del suo scudiero Leonardo Pastore) la composizione dell'Assemblea provinciale Dem sta creando una profonda lite per le poltrone.
In particolare i renziani vorrebbero la maggioranza a prescindere, nonostante la condivisione di un candidato comune. Il più agguerrito sarebbe Paolo Negro (ex segretario provinciale Pd e da qualche settimana uscito dalla segreteria dell'eurodeputato Cecile Kyenge) che avrebbe chiamato persino le segreteria di Carpi e Sassuolo chiedendo equilibri nelle composizioni. Fava su questo tema però non molla (dimostrando per ora di non essere il candidato al ribasso e malleabile che i renziani avevano voluto) e vuole comporre l'Assemblea con persone di fiducia e senza nomi di bandiera. Da qui il grande attrito tra Fava stesso e Negro.
Leo