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'Lascia letteralmente senza parole quanto sta accadendo in Seta Spa a Modena e a Reggio Emilia. Una decadenza pagata a caro prezzo da pendolari, studenti e dalla parte più debole della popolazione, da tempo documentata dalla stampa e, in primo luogo, dalle recenti iniziative di Cisl Emilia Centrale e della sua categoria Fit attiva su Reggio Emilia. Il trasporto pubblico delle persone è un servizio strategico per una Comunità che vuole davvero definirsi avanzata o, se non altro, pronta a raccogliere la sfida di un futuro sostenibile'. A intervenire sul caso Seta sono Paolo Zanca, commissario provinciale Azione Modena e responsabile regionale Enti Locali Azione e Claudio Guidetti, presidente regionale Azione e segretario provinciale Azione Reggio Emilia.
'Le condizioni di lavoro degli autisti sono andate, però, oltre la soglia del comprensibile.
Turni spezzati di 14 ore che iniziano alle 6 del mattino e finiscono alle 9 di sera, mancanza di servizi igienici ai capolinea, di spazi adeguati in cui trascorrere le ore di attesa tra un turno e l’altro con servizi igienici, personale costretto a scaldarsi nelle auto o riparare in qualche locale pubblico per passare le ore di fermo. Tutto questo per 1.300 euro al mese. Questa dura e difficile situazione potrebbe provocare anche riflessi sulla sicurezza dei trasporti, nonostante la comprovata professionalità dagli autisti e gli standard richiesti sicuramente osservati da tutti gli attori. Seta Spa dovrebbe riflettere sul fatto che sta abusando a dismisura di uno strumento contrattuale e ciò perché perde autisti su autisti, incartandosi in una spirale dannosa. Arriviamo, così, alla grottesca situazione a Reggio Emilia di una donna e autista, che con spirito di servizio esemplare chiede di poter rientrare alla guida dopo un infortunio alla spalla rimediato alla guida e viene trattata in modo sprezzante da Seta - continuano Zanca e Guidetti -. Alla signora Annarita Paltrinieri (qui) va tutta la nostra solidarietà e spiace che il neopresidente Seta, Alberto Cirelli, non abbia avuto il tempo di condannare l’episodio e di convocare la direzione per i necessari chiarimenti e il cda per affrontare la problematica generale e dare un indirizzo. Azione crede nelle aziende pubbliche efficienti. Ancora di più, però, crediamo che un’azienda pubblica debba avere un’etica che si manifesta in primo luogo sapendo proteggere i suoi lavoratori e le sue lavoratrici. Le aziende funzionano sulla base di come vengono gestite e la direzione, la presidenza e il cda nella loro interezza hanno precise ed oggettive responsabilità'.
'Per tutto questo riteniamo indispensabile che le maggioranze che governano Reggio Emilia e Modena si facciano carico di una discussione seria su quanto sta accadendo in questa azienda strategica e su quale sia il suo futuro, dal momento che i piani di una super holding regionale di cui tanto si parla ci sembrano più un gioco di prestigio che altro - chiudono Zanca e Guidetti - Questa discussione deve avvenire in modo limpido, deve iniziare in tavoli ad hoc convocati urgentemente nelle Province di Modena e Reggio Emilia, alla presenza delle organizzazioni sindacali e delle amministrazioni competenti e deve sfociare in un confronto aperto a tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione. Abbiamo, infine, chiesto a Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera dei Deputati e a Marco Lombardo senatore e segretario regionale di Azione Emilia Romagna in qualità di componente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di depositare una interrogazione urgente al Ministero dei Trasporti su quanto avviene in Seta Reggio Emilia'.
Redazione Pressa
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