'Ancora una volta, anche con riguardo alla vicenda del
San Filippo Neri, abbiamo dovuto assistere all’ennesima dimostrazione di come
questa giunta e questo sindaco non abbiano alcun interesse ad ascoltare cittadini e forze politiche, liquidando le legittime e doverose osservazioni e interrogazioni del Movimento 5 Stelle come una “discussione dai contorni scandalistici impropri, con l’intento di colpire il presidente della Provincia e il sindaco di Modena”'. Così in una nota i
consiglieri modenesi M5S.
'In realtà, a fronte delle precise e circostanziate questioni e domande poste dal Movimento 5 Stelle, sindaco e giunta non hanno, se non blandamente e con slogan, risposto nel merito, preferendo utilizzare l’Aula del Consiglio Comunale per attaccare chi ha posto una questione di legalità e di corretta amministrazione con riguardo alla gestione del San Filippo Neri - continua il Movimento -.
Mauro Tesauro, “reo” di avere denunciato irregolarità nella gestione amministrativa e contabile di un soggetto che dovrebbe svolgere un ruolo centrale nel sistema educativo ed assistenziale cittadino e “colpevole” di avere rassegnato le dimissioni una volta appurato che i soggetti che hanno la responsabilità politica di tale gestione non avevano interesse ed intenzione di approfondire le problematiche evidenziate, è diventato colui che ha utilizzato questa vicenda per “cambiare la classe politica locale”. Non dobbiamo certo essere noi ad assumere il ruolo di difensori d’ufficio di Tesauro (a cui, comunque, vogliamo riconoscere l’indubbio merito di avere condotto una coraggiosa battaglia di legalità, esponendosi anche a vergognosi attacchi personali), ma dobbiamo rilevare come egli non abbia mai detto ciò, limitandosi a dedurre quanto anche noi da tempo sosteniamo: cioè che, alla luce di questa vicenda, sarebbe opportuno ed auspicabile un cambio della classe politica locale, ormai divenuta un mero comitato di affari'.
'Partiamo da questa considerazione che simboleggia l’atteggiamento di sindaco, Giunta ed attuale maggioranza, disinteressata ad affrontare e risolvere i problemi e ben più concentrata ad accusare di ogni nefandezza chi, invece, svolgendo con scrupolo e responsabilità il proprio ruolo interviene a denunciare errori, irregolarità, possibili illegalità. E’ un gioco già visto in occasione dei casi di Vaciglio, dell’ex-Amcm o di altre situazioni, nelle quali il controllo di legalità svolto dal Movimento 5 Stelle viene rimandato al mittente ed archiviato come il disfattismo di chi non vuole cambiare le cose. E’ esattamente il contrario (e siamo certi che i cittadini se ne siano accorti da tempo): noi vogliamo cambiare le cose e riportare l’azione amministrativa al suo naturale ruolo di servizio ai cittadini, perseguendo i canoni della buona ed efficiente amministrazione nel rispetto dei valori di trasparenza e legalità - continuano i 5 Stelle -. Nel merito delle domande e delle problematiche che il Movimento 5 Stelle ha sollevato in Consiglio Comunale le riposte non sono ovviamente arrivate. Che vi siano stati problemi (nonostante le negazioni del sindaco Muzzarelli) pare evidente, se si pensa che è stato evocato come un gesto di grande importanza e rilievo l’introduzione nello Statuto della Fondazione, avvenuta dopo la denuncia delle irregolarità, della figura del Revisore dei conti: se non vi fosse alcun problema e se Tesauro e il Movimento 5 Stelle si fossero inventati tutto, quale necessità vi sarebbe stata per introdurre una figura di controllo contabile nell’attività della Fondazione? In realtà problemi ed irregolarità ve ne sono stati e su questi sindaco e giunta hanno bellamente glissato. Ad esempio, non ci è stata data risposta sul fatto se sia vero (come pare leggendo la sezione del sito internet della Fondazione dedicata all’amministrazione trasparente) che non tutte le numerose recenti assunzioni di personale siano avvenute previa pubblicazione di un Avviso pubblico, come impone l’apposito Regolamento. E, se è vero, allora con quali modalità ed in base a quali criteri dette assunzioni sono state effettuate? Nessuna risposta dal Sindaco'.
'Abbiamo posto il problema dei rapporti tra la Fondazione SFN e l’Associazione San Filippo Neri International, i cui vertici direttivi coincidono, ma la risposta del Sindaco si è limitata a giustificare la creazione di un’Associazione per partecipare a Bandi “a cui la Fondazione non avrebbe potuto partecipare” … certamente un esempio virtuoso di rispetto dei canoni di trasparenza e legalità che devono guidare l’azione pubblica !!! In sostanza, il Sindaco spiega che, se un soggetto pubblico non può partecipare ad un Bando, ben può eluderlo creando un’associazione appositamente per parteciparvi, così potendo beneficiare, a discapito magari di chi i requisiti li aveva dall’inizio, di contributi ed elargizioni pubbliche. Abbiamo evidenziato l’assurdità di una situazione in cui ad una persona, la dott.ssa Cavani, è stato garantito un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con funzioni di quadro direttivo ed a cui è stato rinnovato più volte l’incarico di direttrice della Fondazione. Un incarico che, da Statuto, non poteva e non può essere rinnovato (pure il Sindaco se ne è accorto, bontà sua, e si è trovato a doverne timidamente riconoscere l’inopportunità della scelta), con la ben più grave conseguenza che ora, se l’incarico non verrà rinnovato alla dott.ssa Cavani, la stessa resterà titolare di un rapporto di lavoro con funzioni direttive senza svolgere tali funzioni … un capolavoro di economicità ed efficienza nella gestione contabile. Anche sui rapporti tra Memo e Fondazione San Filippo Neri la Giunta, nella persona dell’Assessore Cavazza, ha offerto un esemplare spettacolo di arrampicata sugli specchi, spiegando che il Comune esalta a tal punto la funzione strategica di Memo … riducendo l’organico da 25 a 17 persone. Ancora non è chiaro per quale ragione il Comune debba pagare soggetti esterni per assicurare un servizio che può essere garantito da una struttura comunale pubblica, comunque pagata dalla cittadinanza e dotata di competenze e professionalità perfettamente in grado di amministrare “in house” le funzioni educative e formative. Anche su tale vicenda l’atteggiamento della Giunta è quello di glissare e minimizzare i problemi, come è avvenuto quando è stata posta la questione del possibile conflitto di interessi in capo ad una dirigente del Comune che firma una determina con cui vengono erogate somme ad una società privata della quale risulta “formatrice e collaboratrice”. Ovviamente nessuna risposta sul punto, come nessuna risposta è stata fornita sul perché sia stata scelta questa società, peraltro non del territorio, e non altre. Ovviamente nessuna risposta nemmeno sui rapporti tra SFN e CSI, nonostante i finanziamenti che vengono erogati dalla fondazione al secondo, rapporti resi ambigui dalla presenza nel Cda della SFN della vice presidente del CSI … ma evidentemente i temi della trasparenza, del merito e del conflitto di interessi non sono nell’agenda di questo Sindaco, di questa Giunta e di questa maggioranza. Noi continueremo a vigilare, a tenere alta l’attenzione e a denunciare irregolarità e situazioni ambigue, perché il nostro scopo ed il nostro compito non sono quelli di lasciare che la città sia amministrata per conto ed in favore dei soliti comitati di affari, né di sostituire gli attuali con nuovi comitati d’affari, ma di ridarla ai modenesi, coinvolgendoli nelle scelte e nell’amministrazione alla stregua dei principi di trasparenza, etica, legalità, efficienza e massima partecipazione diretta dei cittadini'.