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Il centrodestra in Emilia-Romagna arriverà al 52% alle prossime elezioni regionali. Anche perchè Stefano Bonaccini 'si vergogna di quello che è'. E' il pronostico di Vittorio Sgarbi, capolista per Forza Italia, oggi a Bologna per presentare i candidati azzurri insieme alla capogruppo al Senato, Anna Maria Bernini. 'Noi vinceremo inevitabilmente, per due ragioni - sostiene Sgarbi - la prima perchè finalmente gli elettori sono chiamati a votare ed è un voto politico. La seconda cosa è che il bravo candidato del centrosinistra ha un limite culturale: dopo essere stato tutta la vita legato al Pci o al Pd, oggi lo nasconde. Non puoi pensare di prendere i voti dall'altra parte facendo finta di essere diverso da quello che sei. Che Bonaccini dica: 'io non sono comunista' la trovo un'umiliazione della politica. E il Pd che si accomoda dietro Bonaccini non è un partito, se si nasconde'.
Nel centrodestra, invece, 'ogni lista ha la sua identità e prenderanno più del 50% - afferma Sgarbi - se poi uno pensa al voto disgiunto, non credo che varrà più del 2%'. Secondo il capolista Fi, del resto, 'essendo un'elezione di liste ha ragione Salvini nel dire che si sta votando per le politiche nazionali. La forza e' dire chi siamo. Salvini dice: votate la Lega. Io dico: votate Forza Italia. Votare la Meloni ad esempio significa votare una persona che sai dove trovarla, anche se non è candidata. Renzi invece dove lo trovi? E' l'amante ideale, cambia sempre posizione'. Per questo, insiste Sgarbi, 'credo che gli elettori voteranno per la libertà di dirsi della Lega o di Fi e non di dirsi di Bonaccini. Perche' Bonaccini è una persona, non e' un partito, e prova a nascondere quello che è. Che voti anche lui Forza Italia, cosi' ritrova finalmente l'anima'.
Con la scomparsa dei vecchi partiti, continua Sgarbi, ne sono nati di nuovi 'con nomi ridicoli: da Forza Italia, che è un nome da calcio, a Movimento 5 stelle, che è il nome di un albergo. E anche Bonaccini fa parte di questa sindrome. Si chiami comunista, perchè deve vergognarsi di quello che è? Significa che manca la cultura politica'. A conti fatti, ribadisce dunque Sgarbi, 'io sono assolutamente convinto che vinceremo le elezioni. Il che non vuole dire che Bonaccini non abbia le sue capacità. Ma l'altra volta è stato eletto col 36% di affluenza ed è arrivato il momento che ci sia un'inversione, come accadde a Bologna con Guazzaloca'.
Redazione Pressa
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