Il nuovo Decreto Sicurezza introduce 14 nuovi reati e 9 aggravanti, con un inasprimento delle pene per diverse condotte, in particolare quelle legate al dissenso e alla protesta sociale. Tra le misure più contestate:
-Criminalizzazione dei blocchi stradali: chiunque ostruisca una strada o una ferrovia, anche senza atti violenti, rischia da sei mesi a due anni di carcere.
-Occupazione abusiva di immobili: chi occupa arbitrariamente un immobile destinato a domicilio altrui può essere punito con una pena da due a sette anni di reclusione, con possibilità di sgombero immediato.
-Norme più severe sulle proteste: le manifestazioni non autorizzate, la resistenza passiva e gli atti di contestazione simbolica vengono assimilati a comportamenti penalmente rilevanti.
-Divieto di vendita di cannabis light: il decreto vieta ogni attività legata alle infiorescenze
-Maggiore tutela per le forze dell’ordine: viene istituito un fondo speciale fino a 10.000 euro per coprire le spese legali degli agenti coinvolti in procedimenti giudiziari legati al servizio.
Le reazioni politiche
Cinquestelle e Alleanza Verdi-Sinistra hanno inscenato una protesta sedendosi simbolicamente al centro dell’emiciclo di Palazzo Madama, urlando “Vergogna, vergogna!” e chiedendo la convocazione urgente della conferenza dei capigruppo. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha inizialmente deciso di non interrompere la seduta, ma ha poi sospeso i lavori per circa mezz’ora.
Il governo ha difeso il provvedimento, sostenendo che rappresenta un passo decisivo per garantire maggiore sicurezza ai cittadini e contrastare fenomeni come le occupazioni abusive e le truffe agli anziani. La premier Giorgia Meloni ha dichiarato che il decreto rafforza la tutela delle fasce più vulnerabili e degli uomini e donne in divisa.
Dall’altro lato, le opposizioni e le associazioni per i diritti civili denunciano il rischio di derive repressive, sottolineando che il decreto colpisce in particolare le forme di protesta pacifica e le fasce più deboli della popolazione.Il Sap (Sindacato autonomo di Polizia): 'Siamo soddisfatti'Il Sindacato Autonomo di Polizia (SAP), ha espresso grande soddisfazione per l’approvazione del Decreto Sicurezza.
-Aumento del fondo per le spese legali: il tetto massimo per la copertura delle spese peritali e legali nei procedimenti legati a fatti di servizio passa da 5.000 a 50.000 euro.
-Introduzione delle body cam: le telecamere indossabili durante il servizio diventeranno obbligatorie, garantendo maggiore trasparenza e tutela per gli agenti.
-Inasprimento delle pene per violenza contro le forze dell’ordine: chi commette violenza, resistenza o lesioni gravi ai danni degli operatori della sicurezza sarà soggetto a sanzioni più severe.
-Arresto in flagranza differita: sarà possibile arrestare chi, durante le manifestazioni pubbliche, si rende responsabile di danneggiamenti aggravati o altri gravi reati.