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'La battaglia che il Partito Democratico ha avviato a livello nazionale e in tutta Italia sulla situazione carceraria è non solo una grande battaglia di civiltà, ma anche una campagna per la legalità. La misura detentiva, oltre che a garantire i diritti dei detenuti e la loro dignità, si deve porre l’obiettivo di reinserire nella società persone che non reitereranno il reato. Inoltre deve essere costruito per loro un percorso anche lavorativo, perché possano essere un valore sociale aggiunto una volta liberi. Allo stesso tempo è necessario rendere effettiva e immediata l’esecuzione della pena sia per le vittime del reato che per rieducare il condannato'. Ad affermarlo Diego Lenzini, capogruppo Pd in consiglio comunale e il consigliere Luca Barbari..
'La Corte Costituzionale - sottolineano i due consiglieri - ha già avuto occasioni di ammonire il legislatore: si devono prevedere pene che abbiano una potenziale efficacia rieducativa.
Oggi chi esce da un penitenziario molto spesso non ha alternative se non tornare a delinquere, rendendo le nostre città insicure e la pena scontata vana. Porre attenzione alle condizioni carcerarie significa prima di tutto dare attuazione a ciò che lo Stato comunica e agisce nell’atto che più gli compete, cioè il comminare ed eseguire le sanzioni che limitano le libertà delle persone: che cosa sta dicendo lo Stato ai cittadini, detenendo persone in luoghi che non rispettano i numeri regolamentari, ove i detenuti purtroppo a volte si suicidano e il personale statale lavora sotto organico, dovendosi occupare di molte più persone di quelle previste? Sovraffollamento significa maggior lavoro per il personale, già ridotto, e dunque significa porre dipendenti pubblici in condizioni lavorative non dignitose, a volte perfino non sicure.
'Registriamo allora con piacere – prosegue la nota di Lenzini e Barbari – le posizioni di Forza Italia sia a livello nazionale, dove ha depositato ben 9 emendamenti al Decreto carceri, sia a livello locale dove anche Platis dichiara la sua preoccupazione per il sovraffollamento dei penitenziari ed in particolare per quello di Modena. È preoccupante invece la posizione di questo Governo che, dopo aver approvato un decreto che non risolve i problemi reali, pur avendo previsto la istituzione di un commissario straordinario, e tramite le parole del Ministro della Giustizia esclude un nesso causale tra sovraffollamento e suicidi. In più ammette di fatto l'inutilità della norma appena emanata dalla maggioranza parlamentare per risolvere il problema del sovraffollamento ed annuncia una ennesima norma d’urgenza, di cui ancora non si sa nulla se non che vi sono forti divisioni all’interno della maggioranza. Si pensi che la Lega aveva perfino presentato un emendamento per consentire la carcerazione di donne in gravidanza e madri di bambini di un anno. I dati? 14 mila persone in più rispetto agli spazi a disposizione e 61 suicidi dall’inizio dell’anno: un monito che non possiamo ignorare.
A Modena abbiamo 554 detenuti su 372 posti, il 50% in più. Il Partito Democratico e la maggioranza in consiglio comunale hanno posto l’attenzione sul tema del sovraffollamento e su quello delle gestioni delle carceri in campagna elettorale e il nostro primo ordine del giorno della nuova consigliatura chiede di fare una visita con consiglieri e giunta alla Casa Circondariale Sant’Anna, con anche una commissione e un consiglio comunale dedicati al tema. Confidiamo che anche a Modena, come a livello nazionale, Forza Forza Italia sia accanto a noi in questa battaglia di civiltà'.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>