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Il progetto da 8 milioni e 100 mila euro per la realizzazione della palazzina di Abitare sociale con 33 alloggi e un centro diurno per diversamente abili, da realizzare in via Forghieri, nell'area dell'ex mercato bestiame e coinvolta dal Piano Periferie, ha risvegliato la voglia di partecipare dei privati costruttori.
Sono 17 i soggetti, tra società singole ed associazioni temporanee di impresa, che hanno presentato la loro candidatura entro il termine previsto del 9 aprile scorso. Tra queste c'è anche la Costruzioni Generali Due che figurava anche nell'elenco delle ditte che già si erano aggiudicate il diritto di intervenire sull'area nell'ambito del piano particolareggiato del 2008, dieci anni fa, rimasto di fatto sulla carta insieme a tutti i progetti di rigenerazione dell'area.
In quegli anni il tutto si inseriva nell'ambito del Piano di riqualificazione della fascia ferroviaria comprendente otto grandi comparti urbani lanciato dall'allora sindaco Giuliano Barbolini e dall'Assessore all'urbanistica Palma Costi (Piano per buona parte inattuato insieme al Piano Urbano della Mobilità del 2005 rimasto lettera morta), oggi i progetti si inseriscono negli indirizzi del Piano Periferie che l'attuale amministrazione ha avuto il merito di lanciare ottenendo un finanziamento da 18 milioni di euro dal governo.
Oggi il cartello di cantiere ancora presente da dieci anni nell'area dove dovrà sorgere la nuova Palazzina ricorda tutto ciò che non è stato. Qui, dai primi anni 2000, dopo lo smantellamento del mercato bestiame e dell'ex macello pubblico, nulla o poco è cambiato nonostante i programmi prevedessero una totale rigenerazione dell'area. Con residenze e servizi, tutti alimentati dal calore prodotto dall'inceneritore.
Grandi progetti, presentati in pompa magna all'insegna della rigenerazione urbana, rimasti sul piano delle idee. Perché i privati che dovevano intervenire, dal 2008 hanno abbandonato l'area, anziché garantirne la rinascita. Alcuni per tornare oggi, per provare ad aggiudicarsi uno dei progetti più ghiotti del Piano Periferie: quello della Palazzina, appunto. Ed è così che alla scadenza del 9 aprile, si sono presentati in 17 soggetti. Dove spicca anche il nome dell'Aec, la cooperativa costruttrice delle scuole medie Frassoni a Finale Emilia, coinvolta nell'inchiesta sul cosiddetto 'cemento farlocco', e poi altri colossi come Sicrea (che a 200 metri ha completato nei giorni scorsi la realizzazione del nuovo, e contestato, polo logistico GLS), o il Consorzio Integra, o la Razzetti e Bosazza s.r.l., già titolare di altri interventi di riqualificazione nella zona nord della stazione.
Tra pochi giorni il nome del vincitore della gara dovrebbe essere comunicato. Dopo l'ultima comunicazione del 29 maggio in cui il soggetto appaltante, la società di trasformazione urbana CambiaMo, aveva comunicato ll proseguio delle valutazioni rispetto alle domande presentate, conseguenti anche ad una richiesta di integrazione di atti, il verdetto dovrebbe arrivare. Anche perché l'assegnazione dei lavori, della durata di 18 mesi, era prevista in arrivo entro l'estate.
Gianni Galeotti
Di seguito, il cartello che ancora campeggia nell'area abbandonata da dieci anni, con l'elenco delle ditte coinvolte nei progetti rimasti sulla carta