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Manifestazione con tanto di falò, pur non autorizzato, ieri mattina in piazzetta Torre a Modena, proprio sotto la Ghirlandina. Il Comitato Modena contro la guerra e il carovita ha manifestato contro la stangata su luce e gas con le bollette (in gran parte Hera) fatte a pezzi e bruciate, al termine della manifestazione quando ormai alcuni organizzatori si erano allontanati, all'interno di un braciere posizionato ai piedi della statua del Tassoni.
La manifestazione, sostenuta da Modena Volta Pagina e da diverse formazioni di sinistra, chiedeva di 'tagliare subito le bollette con i soldi delle spese miliari e con una vera tassazione degli extraporofitti'.
'La bolletta energetica è insostenibile: Hera, Enel e le altre aziende del settore stanno distribuendo enormi profitti agli azionisti mentre le famiglie sono sotto strozzo - affermano gli organizzatori -.
La speculazione, la guerra, le sanzioni, i governi asserviti alla finanza e alla Nato, stanno portando il paese allo sfacelo'.
Tra le richieste anche la 'fine delle sanzioni alla Russia che stanno impoverendo l'Europa', la 'nazionalizzazione di tutte le aziende di produzione e distribuzione di prodotti energetici' e 'prezzi amministrati su tutti i generi di prima necessità e ripristino della scala mobile'.
'Senza immediati riscontri organizzeremo l'autoriduzione di massa delle bollette per riportarle ai livelli del 2020 - hanno minacciato i manifestanti in una nota -. Costruiamo un autunno di mobilitazione. Basta finanziare la speculazione e la guerra coi salari e i redditi dei ceti popolari. Fuoco alle bollette'.
La condanna di Federconsumatori
Contro la manifestazione si è espressa Federconsumatori Emilia Romagna.
'Federconsumatori non condivide i contenuti delle diverse campagne che propongono di cessare collettivamente il pagamento delle bollette dell’energia.
Non è in discussione la legittimità di iniziative che si propongono di segnalare l’insostenibilità, come ripetutamente denunciato dalla nostra associazione, delle attuali e delle future bollette per una vasta fascia della popolazione e per tante imprese; ciò nonostante è per noi inquietante il riapparire sulla scena del movimento “Io apro”, corresponsabile assieme a forze neofasciste della devastazione della sede nazionale della CGIL. Al di là di questi deprecabili soggetti, che sfruttano le tensioni sociali per obbiettivi oscuri, sono diverse le campagne in corso che lasciano intendere che cessare di pagare le bollette possa portare ad un cambiamento positivo - si legge in una nota -. Ad un problema reale ed enorme si risponde in modo più che sbagliato. Si rischia di causare danni agli utenti, a partire dai più deboli, che subirebbero inevitabilmente il distacco forzoso delle forniture, trovandosi coinvolti in pesanti contenziosi dagli esiti lunghi, incerti e costosi. Superfluo dire che di quei costi, a partire dall’assistenza legale, non si farebbero carico i promotori di queste campagne'.
Sopra l'annuncio della manifestazione di ieri
'Federconsumatori e le altre associazioni dei consumatori sono in campo su questi temi da oltre un anno; abbiamo misurato nel tempo la sottovalutazione diffusa rispetto a quanto stava accadendo, a partire dalla spaventosa crescita dell’inflazione. Anziché strumentalizzare il legittimo malcontento, proponendo iniziative impossibili e dannose, si dovrebbe percorrere la strada di una decisa mobilitazione organizzata attorno a proposte importanti ma realistiche, orientata all’adozione di provvedimenti utili sia per l’emergenza che per il futuro. Tutti debbono fare la propria parte, Governo, Regione, Comuni e multiutility. Le proposte in campo ci sono, a partire dal blocco dei distacchi, del prolungamento delle rateizzazioni, dal prolungamento del mercato tutelato. E poi l’adozione di misure in grado di liberare il mercato dell’energia dalle speculazioni e dalla volatilità dei mercati, una riforma complessiva degli oneri generali di sistema che gravano in bolletta, dell’utilizzo dei dividendi delle multiutility per azione a favore dei cittadini in difficoltà e altro ancora. Di questo abbiamo bisogno, non di fiammate estemporanee, di false scorciatoie che mettono a rischio le persone e lasciano tutto come prima. Anzi, peggio di prima'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>