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Dopo il consigliere regionale di Forza Italia Andrea Galli, anche Cinzia Franchini della lista civica Modena Ora interviene sulla decisione del Comune di Modena di costituirsi parte civile sul caso Strade al veleno.
“Da tempo avevamo chiesto al Comune di Modena di fare luce sulla presenza sul territorio comunale di cantieri stradali a rischio per la presenza di concrete green, avevamo anche dato conto con la nostra lista civica di come Modena fosse stata invitata a comparire come parte lesa il 20 marzo in udienza preliminare a Venezia nell’inchiesta Strade al veleno, ma ancora a fine febbraio scorso in una nota ufficiale l’assessore Giulio Guerzoni aveva dichiarato che il Comune di Modena non aveva ricevuto alcuna comunicazione relativa all’indagine. Ora apprendiamo che piazza Grande si è costituita parte civile e che il materiale al centro dell’inchiesta potrebbe essere stato utilizzato a Modena in due o tre cantieri privati per opere di urbanizzazione primaria.
Credo sia necessario adesso dire quali sono le strade o le opere pubbliche a rischio”. Così la candidata sindaco di Modena Ora Cinzia Franchini torna sul caso Strade al Veleno.
“Gli inquinanti ritrovati dalla Dda nel materiale utilizzato anche a Modena sono cloruri, rame, piombo, nichel, cromo esavalente. Quindi un materiale pericolosissimo e non contaminato venduto a 17 euro al metrocubo contro i 274 dei composti ecologici a norma di legge – aggiunge Cinzia Franchini -. Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli che ha deciso ora di costituirsi parte civile dica quali strade a Modena sono interessate dalla indagine della procura, la mappatura delle infrastrutture delle opere eseguite con il composto incriminato e il nome delle aziende che hanno effettuato i lavori”.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>