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'Su carenza personale emergenza urgenza specifiche responsabilità Ausl'

'Su carenza personale emergenza urgenza specifiche responsabilità Ausl'

Il vicecoordinatore regionale Forza Italia Platis: 'Risibile fare credere che i problemi siano comuni a tutta Italia. Anche nel costoso ricorso alle cooperative da Modena e Reggio un brutto esempio'


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'La favola che il problema è lo stesso in tutta Italia è risibile. Ci sono errori strategici in Regione e a Modena tali per cui la fuga dei sanitari dai PS è cronica'. Così il Vicecoordinatore regionale di Forza Italia Antonio Platis rispetto alla situazione di grave carenza di organici nell'emergenza urgenza che, in particolare nei presidi ospedalieri e territoriali di competenza Ausl, ha spinto la stessa Ausl a ricorrere per un altro anno alle cooperative esterne di medici gettonisti per coprire il servizio. Pratica che la stessa Regione per voce dell'ex assessore regionale alla sanità Raffaele Donini, si era raccomandata di fare superare, già dalla fine del 2023.Un ricorso, quello alle cooperative esterne, che nonostante la carenza di personale al Pronto Soccorso del Policlinico, è stato evitato dall'Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena competente per i due grandi ospedali modenesi Policlinico e Baggiovara.
'L’Ausl di Modena e quella di Reggio Emilia sono invece le sole in regione a ricorrere ancora al personale delle cooperative private dei medici (oltre 1.600 euro a turno). Tutte le altre sono riuscite ad attrarre il personale mancante' - sottolinea Platis che si sofferma su un altro punto critico del dibattito: il funzionamento de CAU rispetto ai quali lo stesso direttore del Pronto Soccorso ha affermato di non avere notato effetti significativi in termini di riduzione degli accessi e del carico di lavoro.
Anzi, se gli effetti ci sono stati, sono stati negativi.'L’avvento dei CAU, nati in Emilia-Romagna e basta, hanno moltiplicato gli accessi, “distratto” personale e non hanno alleggerito in alcun modo i pronto soccorso' - afferma Platis.Da qui la disamina del Consigliere Platis sulle criticità specifiche emiliano romagnole che avrebbero aumentato le problematiche.
‘Il corso per medici di medicina generale, molto apprezzato dai professionisti, che con l’avanzare dell’età, faticano a mantenere i ritmi e i turni che un pronto soccorso richiede, non è organizzato in modo part-time e quindi obbliga i sanitari a dimettersi per frequentarlo. Questa scelta è della Regione Emilia-Romagna visto che, già ai tempi del Governo Berlusconi, era possibile modularli per non perdere i medici del 118 - aggiunge Platis -. Da ricordare la mancanza di corsi abilitanti per i medici del 118 su base provinciale e la scelta dell’Ausl di Modena di non applicare quanto previsto dal contratto SSN che permetterebbe ai medici specialisti ambulatoriali di lavorare anche negli ambulatori del Pronto Soccorso'.
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Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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