“I ritardi degli uffici di sorveglianza pur a fronte di una guida che enuncia i diritti ed i doveri riservati ai detenuti”
L’Osservatorio “Carcere e Magistrato di Sorveglianza” in essere presso la Camera Penale Carl’Alberto Perroux di Modena, nell’aderire alla manifestazione di protesta indetta dalla Camera Penale di Napoli e dall’osservatorio “carcere” dell’Unione delle Camere Penali Italiane per il giorno 11/12/17 in ordine alle inefficienze dei Tribunali di Sorveglianza, lamenta le criticit?? che, tuttora, affliggono gli uffici di Sorveglianza del circondario di Bologna.
La gravit?? della situazione era gi?? stata evidenziata con comunicato stampa diffuso il 15/05/17, nel quale veniva segnalata la grave carenza di personale amministrativo e di organico della magistratura, a cui andava addebitato l’ingente mole di fascicoli arretrati.
Ad oggi lo stato delle cose risulta sostanzialmente immutato, pur a fronte del tempestivo e lodevole intervento del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Modena.
In particolare, per quanto concerne l’ufficio di Sorveglianza di Modena, si registra ancora la mancanza di un Magistrato di Sorveglianza che ricopra il posto lasciato vacante la scorsa primavera.
La presenza di un unico Magistrato di Sorveglianza, purtroppo, non assicura il vaglio tempestivo delle istanze che, ormai troppo sovente, risultano oltremodo ingiustificabilmente pendenti, anche laddove si tratti di richieste di facile evasione quali quelle in materia di liberazione anticipata. Ovviamente la carenza di personale ed il vuoto conseguito al trasferimento del Magistrato di Sorveglianza non dovrebbero incidere negativamente sui diritti di coloro che risultano ristretti.
All’utenza, infatti, va garantita in tempi ragionevoli l’evasione delle proprie richieste, onde evitare che il percorso di reinserimento sociale di detenuti ed internati risulti compromesso e svilito. Per tali ragioni, l’osservatorio “carcere e magistrato di sorveglianza” evidenzia la necessit?? di una pronta e tempestiva risposta da parte della magistratura di sorveglianza, soprattutto con riferimento ai soggetti ristretti nei locali istituti di pena.
La tutela dei diritti riservati a detenuti e ad internati, infatti, costituisce un presupposto indefettibile, a maggior ragione in questo momento storico in cui le carceri italiane, e quelle modenesi, risultano nuovamente sovraffollate.