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Urbanistica, monito Mezzetti: 'Troppi vincoli ed Ers rischiano di fare fallire i progetti', ma in Consiglio vince la linea PD-AVS

Urbanistica, monito Mezzetti: 'Troppi vincoli ed Ers rischiano di fare fallire i progetti', ma in Consiglio vince la linea PD-AVS
Urbanistica, monito Mezzetti: 'Troppi vincoli ed Ers rischiano di fare fallire i progetti', ma in Consiglio vince la linea PD-AVS

Intervento al termine del dibattito sul maxi-emendamento PD-AVS che ha modificato la delibera della giunta per l'avanzamento di sei progetti di rigenerazione. VIDEO

Intervento al termine del dibattito sul maxi-emendamento PD-AVS che ha modificato la delibera della giunta per l'avanzamento di sei progetti di rigenerazione. VIDEO


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'Non cadiamo mai nella tentazione di fare il lavoro dei tecnici. Affinchè il rapporto tra pubblico e privato sia virtuoso credo che entrambi gli attori debbano incontrarsi su un punto di equilibrio. Vincoli eccessivi che non tengano conto della sostenibilità economica porterebbero al fallimento qualsiasi proposta. Il nostro compito è quello di conciliare la politica urbanistica ambientale e sociale con le esigenze dell'imprenditore. Per questo spero che, alla luce di questo voto, l'equilibrio si mantenga perché ne benefici la città.
Un eccesso di liberalizzazione non serve a sostenibilità ambientale e sociale, questo in passato è avvenuto e noi dobbiamo frenarlo come non possiamo permetterci che l'eccesso di vincoli, ad esempio sull'Ers produca un effetto che non sarebbe positivo, quello di edilizia sociale proposta in vendita e non in affitto'.
 

Con un opera di equilibrismo politico, degno dell'esperienza che ha alle spalle, il sindaco di Modena Massimo Mezzetti sintetizza in cinque righe quattro messaggi politici distinti, o meglio stoccatine, a diversi interlocutori, anche solo per smarcarsi dal fatto che da lì a poco avrebbe votato favorevolmente sia il maxi emendamento presentato da AVS e PD sui singoli punti relativi alle manifestazioni di interesse sia alla delibera complessiva proposta dalla giunta da lui guidata ma sostanzialmente modificata dal maxiemendamento.
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Da un lato Mezzetti la stoccatina la dà alla precedente amministrazione Muzzarelli, politicamente 'colpevole' di un approccio sbagliato ai temi urbanistici, che condizionava le scelte politiche ai progetti e non il contrario. 'Abbiamo quindi capovolto la piramide, se prima si partiva dalle manifestazioni d'interesse per delineare la città noi oggi abbiamo prima delineato la strategia e poi chiamato gli imprenditori a farci delle proposte su come attuarla, nell'interesse dei cittadini' - sottolineando una linea di demarcazione critica rispetto al suo predecessore.
Dall'altro una stoccatina all'altro approccio per lui sbagliato. Ovvero quello che porterebbe, come nel caso delle proposte della sinistra e del PD (che comunque voterà poco dopo), ad un eccesso di vincoli o di quote di edilizia sociale che romperebbero l'equilibrio tra interessi pubblici (sociali ed ambientali) e interessi privati, che materialmente portano avanti i progetti.
Una stoccatina condita dal richiamo alla sinistra e al PD rispetto ad un altro approccio per lui sbagliato, ovvero l'intervento diretto su una delibera di giunta che già teneva conto di quell'equilibrio anziché attraverso mozioni.
Altra stoccatina all'opportunità del dibattito stesso, ovvero i consiglieri sarebbero entrati in un campo tecnico con la presunzioni di 'mettere le mutande al mondo', con il rischio di danneggiarsi a propria volta.
 

Fatto sta che i distinguo politici del sindaco sono stati sovrastati dalla sua stessa scelta di approvare con il voto tutta la linea sostenuta da PD AVS. Nel merito dei singoli punti modificati e nel metodo, ovvero attraverso la modifica sostanziale della delibera. Anche se risultante come una forzatura nei confronti del consiglio (chiamato a votare una delibera profondamente modificata rispetto a quella presentata), e della stessa giunta, la linea tenuta da PD e AVS è risultata doppiamente vincente. Sia nei confronti dell'amministrazione e della giunta sia nei confronti del centro destra che anziché lasciare nelle mani della sinistra e del PD la vertenza e non votare una delibera che era altra cosa rispetto a quella sulla quale il consiglio era stato chiamato da settimane ad esprimersi, ha comunque riconosciuto come votabile quella delibera, votando contro. Un contro che in quella delibera significa un no anche all'ok alla conformità tecnica, all'interesse pubblico e all'avanzamento allo step successivo dei progetti verso gli accordi operativi che dovranno comunque nuovamente passare dalla discussione e dal voto del Consiglio Comunale.
 

Il sindaco ha ricordato che il 18 dicembre scadrà la seconda finestra prevista dall'avviso pubblico con nuove manifestazioni d'interesse in arrivo e ha rimarcato la qualità dei progetti di cui la delibera indica la conformità tecnica e l'interesse pubblico, in particolare riguardo alla presenza di edilizia residenziale sociale.
Il sindaco ha inoltre ricordato che rispetto alle manifestazioni d'interesse che il Consiglio non approvò lo scorso anno, è stato raggiunto un risultato significativo: allora erano 60 gli alloggi Ers, ora 130. Ha più volte sottolineato che ci deve essere equilibrio nel rapporto tra pubblico e privato perché questo sia virtuoso e ha quindi concluso specificando che lui stesso e la giunta saranno i garanti della sostenibilità sociale, ambientale e economica dei progetti. 'Se in questa occasione siamo chiamati a dare un parere di conformità tecnica rispetto alle manifestazioni d'interesse, il lavoro più importante sarà quello che ci accompagnerà alla definizione degli accordi operativi nei prossimi 10 mesi' - ha affermato il sindaco.
 

Gi.Ga.
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Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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