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Riparte l'iter per l'approvazione della nuova legge regionale dell'Emilia-Romagna sull'urbanistica, la cosiddetta 'taglia-cemento'. Il 21 riprendera' in viale Aldo Moro la discussione in commissione e se prima dell'estate si ipotizzava che il testo non sarebbe stato approvato prima di ottobre, ora l'assessore alla Programmazione territoriale Raffaele Donini da' l'impressione di voler essere un po' piu' cauto sui tempi affermando che la legge sara' realta' 'entro l'anno.
Anche perche' subito dopo vorrei partire con il bando da 30 milioni per la rigenerazione urbana'. Un nuovo match sui contenuti della legge e' andato in scena oggi in Comune a Bologna, nell'ambito di una seduta consigliare chiesta da Coalizione civica. Donini ha dovuto fronteggiare i dubbi sollevati dalla stessa Coalizione civica, dalla Lega nord e da diversi esperti che gia' da tempo sono scesi in campo contro il progetto di legge.
Un testo 'denso di criticita' sia di merito che tecniche', afferma Ezio Righi di Italia nostra
: si afferma che la legge intende diminuire il consumo di suolo e favorire la rigenerazione, 'ma ne' l'una ne' l'altra cosa corrispondono alla realta' del progetto'. Il testo elaborato dalla Regione 'propone principi sacrosanti, ma quando passa all'indicazione di metodi e strumenti cade in contraddizioni palesi', gli fa eco la docente Paola Bonora, intravedendo un 'approccio neoliberista' perche', innanzitutto, la legge 'apre ai finanziamenti privati in maniera poco controllata'. Per Piero Cavalcoli, 'l'eliminazione sostanziale della pianificazione provinciale' rende in pratica 'inefficace' il processo indicato dalla legge.
Donini conferma che la Regione e' disponibile ad emendare il progetto di legge: c'e' gia' stata una discussione pubblica portata avanti per un anno e mezzo, 'ci mancherebbe che ci arrendessimo all'ultimo miglio sul fronte della partecipazione'.
Dunque, a partire dalla commissione del 21, 'discuteremo la legge articolo per articolo e comma per comma, disponibili a migliorarla', afferma l'assessore, anche se 'crediamo di aver gia' raggiunto un punto di equilibrio'. Perche' la nuova legge 'riuscira' a garantire, speriamo il piu' possibile, gli interventi di sviluppo strategico di cui tutti siamo contenti- sottolinea Donini- ma comunque produrra' inevitabilmente un decremento delle previsioni, noi stimiamo dei due terzi'.
Detto questo, la Regione e' pronta a 'recepire ulteriori modifiche, che pero'- avverte Donini- tengano insieme tutti colori che hanno gia' definito un buon punto di caduta la nostra proposta', ad esempio categorie economiche, sindacati e ordini professionali. Andando piu' nel dettaglio, Donini spiega di essere disponibile a ridiscutere 'la definizione del concetto di rigenerazione urbana e di interesse pubblico, nonche' una maggiore nettezza delle funzioni e del rapporto tra la pianificazione generale che definisce le strategie e gli accordi operativi che andranno ad eseguire il piano'. Per il capogruppo di Coalizione civica, Federico Martelloni, 'continua ad esserci un dissenso di fondo, perche' noi privilegiamo la pianificazione mentre la legge privilegia la contrattazione, ma sono arrivate due aperture secche sui concetti di interesse pubblico e di rigenerazione'. In particolare su quest'ultimo, 'e' essenziale che entri in gioco la partecipazione dei cittadini', aggiunge Martelloni.