La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook X Youtube Linkedin Instagram Telegram

Spazio ADV dedicata a LG
Spazio ADV dedicata a Tradizione e sapori di Modena
Spazio ADV dedicata a LG
Articoli Politica

Urbanistica, Trande (Art.1) avvisa: 'A rischio alleanza col Pd'

Urbanistica, Trande (Art.1) avvisa: 'A rischio alleanza col Pd'

'Altro che saldo zero. Questa legge urbanistica segna un cambio di paradigma: il passaggio a nuova stagione politica in cui la programmazione dei territori dipenderࠠquasi?esclusivamente dalla rendita fondiaria?e dagli accordi tra grandi gruppi privati e pubblica amministrazione'


4 minuti di lettura

Spazio ADV dedicata a Tradizione e sapori di Modena

La mozione presentata da 'Articolo Uno-Mdp/Per me Modena' discussa nel Consiglio comunale modenese di giovedì, è stata bocciata con il voto contrario del Pd mentre quella di sostegno al Progetto di Legge del Pd è passata grazie alla determinante astensione di FI e CambiaModena segnando un passaggio politico di divaricazione politica nella maggioranza

Di fronte a questi fatti Art1 (ad oggi alleato del Pd) 'mette in discussione le ragioni delle alleanze future di centro-sinistra'.

 Il capogruppo Paolo Trande ha prefigurato un “profilo di incostituzionalità di questa legge che verrà valutato successivamente: una proposta figlia della fase politica ‘renzian-velocista , la stessa della revisione costituzionale bocciata dagli italiani, in cui  è prevalsla mistica teorica del fare ' mentre il coinvolgimento dei cittadini è visto come un impaccio ed evidentemente anche quello dei consigli comunali relegati a un ruolo ancillare- ha dichiarato in sede di seduta -  Questa legge urbanistica segna un cambio di paradigma: il passaggio a nuova stagione politica in cui la programmazione dei territori dipenderà quasi esclusivamente dalla rendita fondiaria e dagli accordi tra grandi gruppi privati e Pubblica Amministrazione. La mozione raccoglie la posizione della totalità dei partiti di sinistra che stanno conducendo un battaglia politica in Regione: forzare con un passaggio così radicale la storia del buon governo locale dei territori , può mettere a dura prova le alleanze politiche e

provocare uno strappo che può avere conseguenze gravi per le  alleanzdi centro sinistra in questa Regione”.

Per il consigliere Marco Chincarini “è una legge di difficile lettura e dobbiamo addrizzare le antenne: se è di difficile lettura per i tecnici figuriamoci per altri e chissà a quali conseguenze può portare; il nostro compito oggi è dire alla Regione di fare attenzione perché ci sono cose che non sono state scritte bene. È inoltre una legge che ci tocca da vicino fin da subito perché saremo fra i primi a sperimentarla – ha aggiunto -  infatti, già la delibera di giunta avvia un tavolo di lavoro sul Pug: avremmo preferito attendere le conclusioni finali del Consiglio e, soprattutto, del dibattito in Regione”.

 

Legge urbanistica: il punto di vista delle forze di centro sinistra

'Scomparsa della pianificazione pubblica, marginalizzazione dei consigli comunali in merito alle decisioni assunte e conseguente mancato controllo da parte di chi rappresenta la cittadinanza, scelte urbanistiche semplificate alla mercé degli accordi operativi con le grandi imprese private mentre ai cittadini e alle piccole imprese resteranno le lungaggini e le difficoltà di sempre: il tutto per un potenziale consumo di suolo di 250 Km2 attuali sommati ad altri 70 Km2 (3% indicato dalla legge) sommati a molte deroghe… altro che 'saldo zero'.

Questa è in sintesi l'essenza della nuova Legge urbanistica regionale che il Pd sta facendo avanzare a colpi di maggioranza in commissione III, bocciando tutte le proposte migliorative avanzate dalla sinistra (Articolo UNO-MDP, Sinistra Italiana e l'Altra Emilia-Romagna). Pur condividendo la necessità di adeguare lo strumento urbanistico regionale (Legge 20/2000) nel senso del risparmio del consumo di suolo, della trasparenza, della semplificazione e della legalità, mai ci saremmo aspettati il disarmo del ruolo pubblico a vantaggio dei grandi privati inseguendo una logica che vorrebbe affidata alla edilizia residenziale e commerciale - continua Art1 -.  Abbiamo cercato in tutti i modi di convincere il Pd e le forze che più spingono per questa legge, Confindustria e costruttori in testa, che è arrivato il momento di produrre una svolta radicale nel senso della rigenerazione urbana e della riconversione energetica e qualitativa. Non amiamo gli slogan, siamo consapevoli che una realtà economica e sociale dinamica come la nostra non deve essere immobile o 'incapsulata', ma la situazione ambientale – le limitazioni al traffico di questi giorni ce lo ricordano - è giunta a un punto di estrema gravità e richiede politiche urbanistiche, della mobilità e scelte individuali quotidiane
in grado di produrre una diminuzione dell'inquinamento ambientale'.

'Questa riforma della legge 20/2000 può essere l'opportunità per una svolta, mentre rischia di tradursi in una esacerbazione delle tendenze al consumo di suolo che proseguono secondo la logica dello 'sviluppismo' e della bassa sensibilità ambientale. La legge è ancora in esame in Commissione in Regione e presto approderà in aula: auspichiamo - scrive ancora Art1 - ci sia la volontà di cambiarla su questi assi fondamentali:

  • inserire il residuo potenziale di edificazione (250 Km2, due Bologne!) nella previsione del 3% sino al 2050
  • introdurre strumenti efficaci per la compensazione al fine di realizzare, davvero, il 'saldo zero' almeno tendenziale
  • ripristinare negli strumenti comunali la pianificazione tipica della urbanistica di programmazione   
  • restituire ai consigli comunali un ruolo nelle scelte urbanistiche

 Consegniamo quindi le nostre riflessioni e richieste al dibattito di queste settimane in Regione, dove ' Articolo UNO-MDP ' , SI e AER sono le uniche forze politiche che, insieme, affrontano la discussione sulla proposta di legge nel merito, con proposte di emendamenti, seri e concreti. L’esito di questo processo sarà quindi valutato nel voto finale in aula'.

Foto dell'autore

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, sociale ed ec...   

La Pressa
Logo LaPressa.it

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.

Articoli Correlati