Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'Colpo di scena: i 550 alloggi in via Morane non esisterebbero se Muzzarelli facesse ciò che si era impegnato a fare. Proprio così, nel suo programma elettorale c’é scritto:“…la politica di saldo zero del consumo di territorio sarà perseguita con politiche urbanistiche innovative …attraverso il recupero e la rigenerazione ambientale di aree compromesse…” - così in una nota la segreteria provinciale di Sinistra italiana -. Ma se questa fosse davvero la priorità del suo programma perché fa costruire 550 nuovi alloggi su terreno vergine? Per attuare il saldo zero al quale s’è impegnato dovrebbe ristrutturare e risanare altrettanti alloggi: il che è impensabile. Incredibilmente Muzzarelli rischia di non tenere nemmeno fede al suo stesso programma elettorale solo per attuare via Morane. Si deve evitare quello scempio di suolo e si può fare anche senza penali (che, sia chiaro, sono dovute all’insipienza della precedente Giunta).
Basterebbe che Muzzarelli convocasse le imprese che vantano diritti sullo spazio di Strada Morane e predisponesse loro una serie di interventi di recupero sui numerosi brani degradati e semivuoti della città, sia sulle proprietà comunali sia su quelle private, acquisibili oggi a prezzi irrisori'.
'Il Comune potrebbe agevolare questi interventi convenzionandoli e concedendo maggiore volumetria e cambi di destinazione d’uso così da renderli remunerativi. Gli alloggi avrebbero prezzi analoghi a quelli di Morane risparmiando anche sulle urbanizzazioni e sui servizi che già esistono - continua Sinistra italiana -. Si eviterebbe il consumo del territorio, si otterrebbe il recupero di interi edifici oggi vuoti riqualificando brani della città e si farebbero lavorare le imprese che non dovrebbero rivalersi per le spese già compiute nella zona di Vaciglio. Già negli anni ’80, con questa modalità, il Comune recuperò e risanò interi rioni del cuore della città (Via Stella-p.
le San Giacomo, via Gallucci, Corso Adriano-Rua Pioppa, via Carteria-Sant’Eufemia, via Taglio ecc.) che non per caso sono le parti più vive del centro. Oggi sarebbe anche più semplice, perché, intervenendo fuori dal centro, sarebbe possibile demolire e ricostruire capannoni ed edifici inutilizzati aumentandone la volumetria e rendendo l’intervento possibile. Chiediamo a Muzzarelli di rendersi protagonista di un grande intervento di riqualificazione urbana, più difficile della solita cementificazione a colpi di palazzoni. Attendiamo risposta'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>