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La ricostruzione post-sisma in Emilia-Romagna 'non è stata gestita bene. Smettano di dirlo'. Il nuovo affondo arriva dal viceministro Galeazzo Bignami, ieri mattina a Bologna a margine delle celebrazioni per i 45 anni di Ant. Pur senza citarlo direttamente, la bordata è indirizzata al governatore Stefano Bonaccini, il cui nome è in campo per la nomina a commissario per la ricostruzione post-alluvione, ma su cui il Governo non nasconde le sue perplessità. Dubbi che Bignami, a sua volta tra i papabili, rafforza. 'È importante capire prima cosa c'è da dare per capire poi chi deve farlo - premette il viceministro - Musumeci ha detto una cosa vera, questo ruolo deve essere fatto al 100%. E io sono viceministro alle Infrastrutture'. Poi affonda il colpo.
'Smettano di dire che il terremoto in Emilia è stato gestito bene - attacca Bignami - non è stato gestito bene. E non è vero che è stato risarcito il 100%. Quando da avvocato seguivo alcune pratiche inerenti la ricostruzione, ho visto cose inenarrabili. C'è qualcuno che mente perché incompetente o per alzare il livello dello scontro?', sferza il viceministro.
'Il Pd crea problemi sulla ripartenza dopo l'alluvione in Emilia-Romagna, perché strumentalizza ogni volta qualcosa - ha aggiunto Bignami -. A marzo Musumeci ha detto che serve una legge che fissi il termine ultimo per la ricostruzione fino a nove anni. Ieri, ha detto che serve una legge che differenzi gli scenari ricostruttivi per le diverse calamità. E ha detto che la ricostruzione può arrivare fino a nove anni, ma non sull'alluvione, su tutto. Se poi qualcuno nel Pd, che alza sempre più l'asticella e che crea problemi sulla ripartenza, vuole strumentalizzare ogni volta qualcosa, sappia che è un gioco a cui non stiamo'.
La replica
'Dico stop alle polemiche politiche - replica Bonaccini - abbiamo bisogno di stare vicino alle persone che hanno perso tutto o quasi. E dobbiamo lavorare perché quelle persone ricevano il rimborso del 100% dei danni, come è stato per il terremoto. E' bene che lavoriamo insieme- insiste il presidente- l'Europa, il Governo, la Regione e i Comuni. Dobbiamo anche dare un protagonismo ai Comuni: per il terremoto i sindaci furono nominati sub-commissari, cioè coinvolti direttamente nella ricostruzione. Io voglio avere fiducia che tutto questo accadrà e non voglio credere che sulla base di un calcolo di ciò che avverrà alle prossime elezioni regionali andiamo a litigare tra di noi sulla pelle di coloro che hanno avuto così tanti danni'.
Ma poi lo stesso Bonaccini torna sulla ricostruzione post-sisma in Emilia. Per Bonaccini 'non ha eguali in Italia. Poteva essere una desertificazione, oggi invece in quei luoghi abbiamo più imprese e più posti di lavori di prima. Il Pil della zona colpita dal terremoto 'era pari al 2% è stato fatto bene o male? Io direi di andarlo a chiedere alle parti sociali, alle imprese e a chi lavora. Oggi il Pil in quelle zone è più alto di allora. Credo che si possa dire, obiettivamente, che quella ricostruzione non ha tanti eguali nella storia di questo Paese per quantità, qualità e rapidità con cui è stata fatta. A fronte di 12 miliardi di euro di danni'.
Redazione Pressa
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