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Sarà un altro fine settimana di passione per il senatore Michele Barcaiuolo, leader regionale di FdI. La delusione per il disastro elettorale del primo turno è stata forte: in regione il PD ha infatti raccolto successi un po’ ovunque, arrivando, in provincia di Modena, a doppiare letteralmente i candidati del centrodestra. Un’unica forte soddisfazione a Ferrara, dove l’uscente Alan Fabbri ha stravinto con quasi il 60% dei voti. La metà dei quali, però, è andata alla sua lista personale, con gli alleati molto indietro, in una città che alle europee ha comunque premiato il centrosinistra: segno che la fiducia va al carismatico sindaco uscente e al suo staff e non ai partiti.
Se il primo turno è andato malissimo, specie per le scelte e le imposizioni del senatore in materia di alleanze e candidature, non ci si può aspettare molto di meglio dal secondo.
Dei diversi comuni che andranno al ballottaggio, infatti, nella stragrande maggioranza dei casi il risultato pare già scritto.
In provincia di Bologna, a Casalecchio si sfideranno Matteo Ruggeri, del centrosinistra, che parte dal 49% e Dario Braga, che unisce più civiche e Azione Calenda, al 24%. Fuori Enrico Pasquariello di FDI, fermo al 23%. A Castel Maggiore Paolo Gurgone del centrosinistra, al 46%, sfiderà il civico Luca Vignoli, al 35%. Fuori Umberto Negri di FdI, al 18%. Restando nel bolognese, a Pianoro Marco Zuffi del centrosinistra, partendo dal 45%, se la gioca contro il civico Luca Vecchiettini, al 37%. Fuori Luca D'Oristano di FdI, al 17%.
Centrosinistra avanti anche a Savignano sul Rubicone, provincia di Forlì Cesena, con Nicola Dellapasqua al 48% e il civico Lorenzo Sarti, appoggiato anche da FdI, al 34%
Venendo a Modena, è molto prevedibile il risultato a Nonantola, dove la candidata del centrosinistra Tiziana Bacolini, al 46%, è molto avanti rispetto alla candidata di FdI Monica Contursi, ferma al 26%: pare veramente difficile per le destre sovvertire il risultato del primo turno.
A Mirandola invece ha qualche chance Letizia Budri, che parte dal 45% - risultato in larga parte merito della civica del sindaco, da sola al 17%, mentre i partiti si sono fermati abbondantemente indietro. Il ballottaggio sarà comunque complesso perché lo sfidante Carlo Bassoli, già al 38%, potrà teoricamente sommare ai propri voti quelli di Giorgio Siena, che con l’apparentamento ufficiale porterà al candidato del centrosinistra un ulteriore potenziale 12%. E anche i voti dei 5 Stelle, che pure hanno lasciato libertà di coscienza, potrebbero alla fine convergere su Bassoli. In ogni caso evidentemente in questo caso le speranze di Fdi sono tutte legate al successo dell'alleato-rivale leghista guidato da Guglielmo Golinelli.
Le migliori chance per Barcaiuolo di portare a casa almeno un comune, e poter dire di avere ottenuto un ottimo risultato come già ha detto al primo turno, si hanno però a Copparo, in provincia di Ferrara, dove il candidato Fabrizio Pagnoni parte da un rincuorante 47%, seguito dal Enrico Bassi del centrosinistra al 41%. In assenza di apparentamenti ufficiali con il terzo classificato Luca Fedozzi, fermo all’11%, e facendo i debiti scongiuri, la vittoria per Pagnoni dovrebbe essere tutto sommato scontata.
Singolari infine i casi di Tresignana, in provincia di Ferrara, e Zerba, in provincia di Piacenza: comuni sotto i 15'000 abitanti che vanno ugualmente al ballottaggio perché i candidati, al primo turno, hanno preso esattamente lo stesso numero di voti. A Tresignana sono andati infatti 1717 voti sia a Mirko Perelli che all’uscente Laura Perelli – stesso cognome, stessi voti, con quel doppio 17 che evidentemente non porta benissimo. A Zerba, piccolissimo comune montano, Giovanni Razzari e Claudia Borrè hanno preso invece 28 voti ciascuno.
Eli Gold