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'Rispetto agli effetti del vaccino Astrazeneca credo che sia stata una comunicazione pessima. Così come rispetto al vaccino Johnson&Johnson si tratta di casistica ed effetti numericamente irrilevanti. Non c'è motivazione per non farsi vaccinare con Astrazeneca e con J&J. I rischi sono enormemente inferiori ai rischi rappresentati dal virus ed in particolare, dopo avere visto la casistica di Johnson&Johnson davvero non mi spiego un provvedimento di questo tipo. Nei prossimi giorni metteremo in campo da parte nostra una comunicazione su questo punto perché bisogna rilanciare il messaggio che tutti i vaccini in uso sono assolutamente sicuri. Bisogna avere fiducia. La speranza è che il blocco venga rimosso presto per potere usufruire di queste dosi, che prevedendo una unica somministrazione, consentirebbero di dare un grande impulso alla campagna vaccinale.
Soprattutto in un momento in cui la riduzione del 50 per cento delle forniture Astrazeneca ha portato anche ieri a rimandare diversi appuntamenti e a portare su scala provinciale, il numero delle vaccinazioni intorno alle 2500, ovvero alla metà di quelle che gli obiettivi nazionali con le 500.000 dosi giornaliere e che la provincia di Modena, con le sue 5200 ha già dimostrato di potere raggiungere nei centri già attivi nelle giornate del 7 e dell'8 aprile'
Così il Direttore Generale dell'Ausl di Modena Antonio Brambilla nel corso del punto settimanale con la stampa rispetto all'andamento dell'epidemia in provincia di Modena.
Per confermare la sicurezza dei vaccini e l'impatto della vaccinazione, alcuni dati. La fascia di età delle persone maggioramente ricoverate è passata da quella degli ultra 75 ed 85 enni (verso le quali sta procedendo la campagna vaccinale), a quella dai 40 ai 59 anni.
Inoltre, a nostra specifica domanda, il Direttore Generale ha specificato che nessuno dei nuovi ricoverati nella fascia alta di età era stato vaccinato, anche solo con una dose
Nonostante ciò, e nonostante i modenesi abbiamo dimostrato fiducia, le diffidenze, tutte da chiarire nelle motivazioni di merito, continuano ad esserci. E questo emerge dai dati dei non prenotati che anche nella fascia over 85 si aggira ad oggi al 14%
Redazione Pressa
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