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La campagna vaccinale fatica a fare breccia tra i minori e tra gli stranieri. Sui primi i risultati delle iniziativa ad accesso libero davanti alle scuole sono per l'Ausl deludenti, nell'ordine di alcune decine di soggetti, e la popolazione target che non ha aderito alla vaccinazione è ancora intorno al 40%, mentre nei confronti degli stranieri sarà messa in campo una azione specifica con l'ausilio di mediatori per aumentare le percentuali. Sono alcuni elementi emersi oggi dal punto stampa settimanale con il Direttore Generale dell'Ausl Antonio Brambilla sull'andamento della pandemia e delle vaccinazioni. Sulla pandemia la tendenza è ad una stabilizzazione dei contagi, dei positivi così come dei ricoverati, sia in regime ordinario che in terapia intensiva, mentre la vaccinazione procede con il raggiungimento dell'80% della popolazione target vaccinata con prima dose e con la medesima percentuale di soggetti entrati nel circuito vaccinale con la prenotazione.
Tra i dati nuovi forniti rispetto agli scorsi incontri, richiesti da La Pressa, quelli relativi alla percentuale dei vaccinati rispetto di nuovi positivi. Il dato riflette quello dei ricoveri in ospedale, ovvero 2 su 10 vaccinati e 8 su 10 non vaccinati. Ovvero tra i nuovi positivi uno su 5 è vaccinato. All'interno di questa percentuale del 20%, il 5% è vaccinato con seconda dose mentre il 15% con la prima dose.
'Si tratta di dati che trovano riscontro anche a livello nazionale e internazionale, così come è confermato che il vaccino pur non proteggendo totalmente dal contagio, aumenta di 6 o 8 volte la protezione rispetto ai non vaccinati. Per questo è ancora necessario aumentare la protezione con mascherine e distanziamento' - ha sottolineato Brambilla su questo punto incalzato anche da una domanda rispetto ad un parere sulle dichiarazioni del Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi sull'ipotesi di consentire di togliere la mascherina, all'interno delle classi, ai ragazzi vaccinati nel momento in cui si raggiungesse una quota alta di vaccinati.
'Considerando che non vige l'obbligo vaccinale, ritengo che più si sia trattato di un auspicio'. Del resto, una azione di questo tipo si scontrerebbe con le ragioni di privacy rispetto alla vaccinazione che devono essere garantite.
Gi.Ga.
Sui positivi dei tamponi l’80 non vaccinato il 20 una o due somLa formazione e l’aggiornamento dei lavoratori, nodi cruciali per la sicurezza nelle impreseministrazioni il 15% una solo incuzaione
forme gravi chi non si vaccina ha una possibilità di infettarti da 6 a 8 volte superiore a livello internazionale anche tra i vaccinati 700000 realtà nazionale stremamente più protetto
Redazione Pressa
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