Udicon
La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook Twitter Youtube Linkedin Instagram Telegram
Udicon
articoliSocieta'

Coagulazione e Coronavirus: due nuove sperimentazioni al Policlinico

La Pressa
Logo LaPressa.it

Farmaci che intervengono sul rischio di trombosi: quello sull'uso?dell'Eparina e degli steroidi e quello?sull'Enoxaparina


Coagulazione e Coronavirus: due nuove sperimentazioni al Policlinico
Paypal
Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.

L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena in prima linea nella sperimentazione di nuovi approcci terapeutici per affrontare il COVID19. Nei giorni scorsi, l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha dato parere positivo all’attivazione di due protocolli di ricerca che riguardano i farmaci che intervengono sul rischio di trombosi: quello sull’uso dell’Eparina e degli steroidi coordinato dal professor Massimo Girardis direttore dell’Anestesia e Rianimazione 1 del Policlinico e quello sull’Enoxaparina, coordinato dal dottor Marco Marietta (nella foto), Responsabile della Struttura Semplice di Malattie della Coagulazione, attiva all’interno della Struttura Complessa di Ematologia del Policlinico, diretta dal professor Mario Luppi.

“L’idea di questi studi nasce da diverse considerazioni e osservazioni Cliniche fatte durante questo periodo emergenziale - hanno spiegato Marco Marietta Principal Investigator dello studio COVID-19 HD e Massimo Girardis, Principal Investigator dello studio STAUNCH-19 - La prima è costituita dall’osservazione che molti pazienti COVID-19 presentano segni di profonda alterazione dei meccanismi emostatici in grado di indurre uno stato di ipercoagulabilità e di condizionarne negativamente la prognosi.

Da qui l’idea che i farmaci anticoagulanti, ed in particolare l’eparina, possano migliorare il decorso della patologia. La seconda considerazione riguarda la consapevolezza che COVID-19 è una patologia complessa, che si sviluppa in diverse fasi e stati che richiedono approcci terapeutici diversi. La terza, ma non meno importante è che questi mesi di epidemia da SARS-CoV2 hanno evidenziato che la mortalità dei pazienti, che richiedono ricovero in terapia intensive, è molto elevata, oscillando tra il 40 e l’80%. Questa mortalità è principalmente dovuta alle disfunzioni respiratorie ed endoteliali causate da una eccessiva attivazione della risposta infiammatoria e della conseguente attivazione del sistema della coagulazione”.

I protocolli di studio sono stati sviluppati grazie al fondamentale contributo del professor Roberto D’Amico, Responsabile dell’Unità di Supporto Statistico Metodologico alla Ricerca Clinica, del dottor Pasquale Mighali, Study Coordinator, e dell’Ingegnere Informatico Roberto Vicini afferenti tutti al Servizio Formazione, Ricerca e Innovazione dell’AOU di Modena diretto dalla dottoressa Paola Vandelli.

Studio Eparina e steroidi

'Da Intensivisti – spiega il professor Girardis - la nostra ipotesi è che un approccio rivolto sia alla modulazione dello stato infiammatorio sia allo stato coagulativo migliori la sopravvivenza nei pazienti ricoverati in Terapia Intensiva con COVID-19. Lo studio clinico che coordino verificherà se il trattamento combinato con eparina a dosaggi terapeutici e corticosteroidi sia in grado di ridurre la mortalità dei pazienti ricoverati in terapia intensiva con insufficienza respiratoria severa e stato iper-infiammatorio da SARS-CoV-2 rispetto all’utilizzo della sola eparina a dosaggio profilattico, già impiegata nella normale pratica clinica”. Lo studio coinvolgerà oltre alla Terapia Intensiva del Policlinico anche altre 7 terapie intensive dislocate su tutto il territorio italiano (Monza, Udine, Bologna, Pisa, Ancona, Foggia Sassari) e 210 pazienti complessivamente.

L’eventuale conferma dell'efficacia di questo trattamento composito potrebbe portare ad una revisione dell'attuale approccio clinico al trattamento dei pazienti critici con polmonite da infezione da COVID-19.

Studio Enoxaparina

“Lo studio che coordino – ci spiega il dottor Marietta- si pone idealmente subito a monte di quello coordinato dal Professor Girardis, in quanto valuta in modo randomizzato l’efficacia e la sicurezza di due dosaggi di enoxaparina (basso dosaggio: 4000 UI/die; alto dosaggio: 70 UI/kg ogni 12 ore) in pazienti COVID-19 con polmonite grave coagulopatia e che non richiedono ricovero in Terapia Intensiva e dell’utilizzo della ventilazione meccanica invasiva”.

Si tratta di uno studio multicentrico che prevede l’arruolamento di circa 300 pazienti e la partecipazione di 6 UO dell’AOU di Modena e 4 UO dell’Azienda Unità Sanitaria Locale di Piacenza. Su mandato della CTS AIFA, è prevista un’analisi ad interim durante la quale verranno messi in comune i risultati dello studio COVID-19 HD con quelli ottenuti da uno studio analogo presentato dall’Ospedale Sacco di Milano, al fine di ottenere più informazioni sul quesito affrontato nel minor tempo possibile.

La forza di una struttura organizzata

Il fatto che entrambi gli studi clinici abbiano ricevuto il parere favorevole della CTS di AIFA e del CE Unico Spallanzani a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, consentirà di sperimentare su diverse tipologie di pazienti l’utilizzo di Enoxaparina Sodica, Eparina non frazionata e Metilprednisolone.

“È stata una grande esperienza collaborativa, che ha visto la partecipazione di ricercatori con diverse competenze cliniche, metodologiche e informatiche - interviene il professor D’amico - Grande attenzione è stata posta agli aspetti metodologici degli studi, che sono fondamentali per fare in modo che i loro risultati siano affidabili. Risultati che rappresenteranno le evidenze future, sulle quali la comunità medico-scientifica baserà le decisioni sanitarie. Il bisogno di sviluppare e realizzare studi randomizzati controllati su argomenti rilevanti con la metodologia appropriate, sottolinea ancora una volta come la ricerca clinica svolta nelle aziende sanitarie è parte essenziale dell’assistenza sanitaria e contribuisce fattivamente al suo continuo miglioramento, nell’interesse dei cittadini”.

“L’AOU di Modena - sottolinea la dottoressa Vandelli - conduce da anni Studi Clinici, spesso in collaborazione con i più importanti istituti di ricerca internazionale. L’Area Ricerca e Innovazione del Servizio Formazione, Ricerca e Innovazione nel rispetto della mission aziendale” continua la Dott.ssa Vandelli “offre supporto metodologico alla ricerca clinica, alla pianificazione e scrittura del protocollo, alla raccolta, gestione e analisi dei dati. I numerosi e complessi aspetti gestionali che stanno alla base della ricerca clinica hanno reso la ricerca clinica un campo estremamente complesso. Un’attività di ricerca condotta in modo rigoroso non è fine a sé stessa ma impatta positivamente sulla pratica clinica e sul modo di operare che il medico-sperimentatore mette in campo ogni giorno. Il Servizio da me diretto coadiuva con i teams di ricerca dell’AOU, non solo con gli sperimentatori, nei molteplici e articolati aspetti. Il Servizio, oltre a soddisfare il fabbisogno di crescita professionale tramite la ricerca contribuisce a valorizzare il Centro Sperimentale e a sviluppare un valore aggiunto che sia apprezzabile dai cittadini/pazienti nei processi di scelta delle strutture a cui rivolgersi, sia dai professionisti/promotori che trovano sempre attraente un contesto di lavoro ben organizzato”.


Redazione Pressa
Redazione Pressa

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 


Whatsapp
Societa' - Articoli Recenti
Maltempo e nevicate, l'allarme di ..
'Il brusco calo delle temperature nel periodo della ripresa vegetativa ha provocato nel solo..
22 Aprile 2024 - 18:13
Liberazione di Modena, deposta corona..
Al Famedio del cimitero di San Cataldo, al Sacrario della Ghirlandina in piazza Torre, alla ..
22 Aprile 2024 - 16:03
Freddo, a Modena si possono accendere..
Lo stop era scattato il 15 aprile. Con le temperature ben al di sotto della media, ordinanza..
22 Aprile 2024 - 15:30
Modena, caduti 25 centimetri di neve ..
Si segnalano disagi dovuti alla presenza di rami in strada a causa dell’accumulo di neve, ..
22 Aprile 2024 - 12:44
Societa' - Articoli più letti
Reazioni avverse e morti: confronto ..
I morti sono stati sinora 223, 27 eventi gravi ogni 100.000 dosi. Nel periodo considerato ..
31 Maggio 2021 - 13:40
Tragedia a Bastiglia, muore a 16 ..
Il padre: 'Non credo il vaccino abbia influito. In ogni caso non mi importa il motivo, farei..
09 Settembre 2021 - 20:11
Il sindacato dei carabinieri: 'Green ..
'Al carabiniere non vaccinato è vietato mangiare in mensa con i vaccinati, però può ..
03 Ottobre 2021 - 23:39
'Trombosi cerebrale dopo la seconda ..
La storia di una ragazza 24enne residente nel milanese. Si chiama Valentina Affinito e vive ..
11 Febbraio 2022 - 14:24