La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook X Youtube Linkedin Instagram Telegram

Spazio ADV dedicata a Udicon
Spazio ADV dedicata a LG
Spazio ADV dedicata a Udicon
Articoli Società

Così ho salvato un uomo in arresto cardiaco, ma possono farlo tutti

Così ho salvato un uomo in arresto cardiaco, ma possono farlo tutti

L'intervento di Milena Bassoli, infermiera, è stato fondamentale per un uomo colto da malore durante una serata in un circolo di Carpi. 'Seguiamo i corsi per le manovre di rianimazione'


1 minuto di lettura

Spazio ADV dedicata a LG

Riconoscere l'arresto cardiaco, attivare telefonicamente il 118, iniziare il massaggio cardiaco e utilizzare un defibrillatore se presente. Sono tre azioni che possiamo fare tutti, nel caso in cui ci trovassimo davanti a una persona che, colta da malore, perde conoscenza. Ed è esattamente quello che ha fatto Milena Bassoli, infermiera dell'Ospedale Ramazzini di Carpi, domenica scorsa, al circolo sociale Guerzoni di Carpi: una serata di svago che stava per prendere una piega tragica, quando un signore si è sentito male e si accasciato sulla sedia. Milena si è subito attivata, ha fatto sdraiare la persona, ha indicato ai presenti di chiamare il 118, ha iniziato il messaggio cardiaco e con l'aiuto di un volontario del circolo ha utilizzato il defibrillatore presente nella struttura. Fortunatamente in poco tempo il signore ha ripreso conoscenza. Una storia a lieto fine, con un messaggio importante: tutti noi possiamo e dobbiamo fare la nostra parte in casi come questo, anche chi non è sanitario di professione. Seguire i corsi, organizzati anche dalle associazioni dedicate, per imparare le manovre di rianimazione. Ognuno di noi potrebbe salvare una vita.

Nella foto (AUSL), Milena Bassoli

Foto dell'autore

Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

La Pressa
Logo LaPressa.it

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.

Articoli Correlati