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I numeri totali di contagi nelle residenze per anziani della provincia di Modena è pari a 187 anziani positivi e 77 decessi, 64 operatori positivi del settore di cui 2 ospedalizzati in situazione grave.
I casi più numerosi si registrano a Villa Margherita con 35 casi covid-19, Villa Richeldi con 18 casi, Il Carpine 15 casi, Stradi 15 casi, Villa San Martino 2 13 casi, Francesco e Chiara 12 casi, Guicciardini 10 casi.
Sono questi i numeri drammatici aggiornati relativi alla diffusione del coronavirus nelle case anziani della provincia di Modena diffusi oggi dalla Cgil.
La Fp Cgil, insieme a Cisl e Uil di Modena, ha inviato il primo aprile una lettera all'Azienda Usl di Modena e ai sindaci dei comuni di Modena, Concordia, Maranello, Carpi e tutti i sindaci dell'Unione Terre d'Argine, Castelfranco Emilia, interessati per chiedere al più presto l'attivazione di protocolli di prevenzione e sicurezza dal contagio coronavirus per lavoratori e pazienti delle CRA.
“Non è una questione solamente di tipo sindacale - afferma Mohcine El Arrag, responsabile provinciale delle politiche socio-sanitarie per la FP Cgil - ma è una questione che richiama la responsabilità collettiva di tutte le istituzioni e dei gestori delle residenze, al fine di non disperdere anche quel rapporto fiduciario tra il personale, gli utenti e le loro famiglie, costruito negli anni.
La riduzione significativa del personale costituisce un’emergenza al pari dell’inadeguata dotazione dei dispositivi di protezione individuale, esponendo il personale agli ulteriori rischi di di contagio e di infortunio per via di una maggiore presenza nei turni di lavoro. Per l’ennesima volta abbiamo inviato segnalazioni. Chiediamo ai gestori, all’AUSL di Modena, alla Protezione Civile e ai Comuni di disinnescare il più possibile i rischi di questa arma invisibile del Covid-19 con una mappatura a tappetto per individuare i soggetti positivi. Chiediamo, inoltre, una regia uniforme tra pubblico e privato nella gestione dei nuclei Covid-19 presenti all’interno delle CRA, con estensione dei protocolli sanitari in uso per i reparti infettivi e con integrazione del personale infermieristico e medico con esperienza nella gestione di pazienti infettivi. Ovviamente partendo dalle situazioni più gravi'.
Redazione Pressa
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