Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Lucio Antonioli, l'anziano ex Testimone di Geova modenese, che ha denunciato con esposto ai carabinieri, riportato da
La Pressa, la Congregazione per le pressioni e l'isolamento subito dopo la sua scelta di uscirne, è morto questa mattina in ospedale. Dieci giorni dopo aver raccontato la sua storia, attraverso il nostro giornale appunto.
'Era ricoverato da tempo, da quando due giorni dopo l'intrusione a settembre 2019 di due anziani Testimoni di Geova al suo domicilio, ebbe un malore documentato con certificazione medica attribuita a quella intimazione. Oggi, Lucio dopo 4 mesi di agonia è morto in ospedale - a parlare è
Bruno Manganiello, curatore amministrativo dell'84enne deceduto oggi -. Un figlio, ancora Testimone di Geova per regole della Congredazione, non ha potuto accudire con assiduità il padre. Col padre che lo ha invocato fino all'ultimo. E' con rabbia e costernazione che accolgo la fine di questa tristissima vicenda. Una vicenda che va raccontata perchè queste cose non devono più accadere'.
Il funerale di Lucio Antonioli si terrà mercoledi alle 14 a Villa Pineta di Gaiato.