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Incendio di rifiuti dalle cause ancora tutte da verificare quello che si è sviluppato ieri sera intorno alle 23 all'interno dell'area della discarica di via Caruso, a Modena, già interessata alcuni anni fa da un devastante rogo di rifiuti speciali. La Procura aprì un fascicolo contro ignoti finito con l'archiviazione. Il rogo di ieri sera ha interessato diverse tonnellate di rifiuti stoccati nell'area esterna del deposito ma ha interessato alcune strutture e alcuni mezzi da lavoro utilizzati per lo spostamento dei rifiuti stessi.
Con quello di ieri sera salgono a tre, soltanto nel 2022, gli incendi generati all'interno di quell'area. Il primo nell'aprile, quando a prendere fuoco fu materiale cartaceo, il secondo alcune settimane fa. Il rogo, anche in quel caso, fu domato velocamente dai Vigili del Fuoco.
'Le fiamme - ha spiegato in mattinata Hera in una nota - hanno coinvolto esclusivamente una tettoia dove vengono stoccati rifiuti ingombranti provenienti dal territorio, in attesa di essere lavorati. Nel corso delle prossime ore l’edificio verrà messo in sicurezza così da consentire la conclusione di tutte le attività, nonché la definizione delle cause che hanno originato l’evento. Dalle prime evidenze si ritiene comunque che sia di natura accidentale. Tutte le attività sono presidiate fin da questa notte dall’Arpae. Hera sta intraprendendo tutte le azioni al fine di limitare i disagi e alcune tipologie di rifiuto verranno temporaneamente dirottate verso altri impianti, anche nella disponibilità del Gruppo. Nell’incendio non è stata coinvolta l’area adibita a discarica. Peraltro, questa porzione del sito non è più in esercizio da fine 2008. Da quella data essa è in fase di “post-gestione”: è dunque costantemente monitorata ma non vi è il conferimento di nuovi materiali'.
Arpae
'I tecnici Arpae, intervenuti sul posto, nelle prime fasi di intervento hanno eseguito alcune misurazioni puntuali, nelle immediate vicinanze del perimetro aziendale, dei più comuni inquinanti indicatori della eventuale ricaduta dei fumi di combustione (composti organici volatili, monossido di carbonio, acido cloridrico, ossidi di azoto, ammoniaca, acido solfidrico e formaldeide) che non hanno evidenziato valori superiori ai valori di riferimento previsti in ambito ambientale e/o sanitario - si legge in una nota Arpae -. Si sono, inoltre, posizionati alcuni dispositivi di campionamento passivo per composti organici volatili e formaldeide nelle aree residenziali e industriali più prossime all’impianto, rappresentative della eventuale ricaduta dei fumi. Nel pomeriggio di oggi i campionatori saranno ritirati per avere nella giornata di giovedì i risultati delle analisi e altri saranno collocati per continuare il monitoraggio'.
Non è stato invece ritenuto necessario posizionare un campionatore alto volume per la ricerca di diossine/furani, in quanto già nella mattina di oggi l’incendio era stato completamente spento e la dispersione di fumi era praticamente cessata. Le acque utilizzate per lo spegnimento dell’incendio sono state raccolte in apposite vasche di laminazione e saranno successivamente smaltite come rifiuti liquidi. Nella giornata odierna e per i successivi giorni proseguiranno gli accertamenti e le verifiche di Arpae finalizzate a seguire le operazioni di messa in sicurezza dell’area e di corretto smaltimento dei rifiuti generati dall’incendio. Dell’intervento di Arpae e delle attività messe in campo sono stati informati l’Ausl e il Comune di Modena.
Redazione Pressa
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