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L’estate meteorologica attuale si configura come una delle più calde di sempre: le temperature massime (media sull’intero territorio regionale) da giugno 2022 alla seconda decade di luglio sono simili a quelle registrate nella storica annata del 2003. Al momento il 2022 presenta le temperature dell'estate più calda, paragonabile al 2003, con quantitativi di pioggia inferiori alle annate più siccitose (2012 e 2017), con valori di 30.7 medi regionali nel 2022, 30.8 nel 2003, valori di 3 °C superiori al clima recente (1991-2020). A tracciare il quadro è Arpae Emilia Romagna.
'Le elevate temperature, unite alla carenza di precipitazioni hanno aumentato l’evapotraspirazione delle piante peggiorando ulteriormente il bilancio idroclimatico medio regionale che, da inizio anno al 19 luglio 2022, risulta il più basso negli ultimi 60 anni pari a -384 mm (valore stimato come media regionale). In gran parte della regione si assiste a un deficit idrico gravissimo.
Il bilancio idroclimatico, calcolato da inizio ottobre, è ovunque sensibilmente inferiore al 5° percentile, tra i più bassi degli ultimi 60 anni, e l’acqua disponibile nei terreni è ormai esaurita - continua Arpae -. L’estrema scarsità di piogge registrata da ottobre ad oggi, si riflette direttamente anche sulla dotazione idrica della falda ipodermica che vede ora profondità molto elevate e confrontabili a quelle misurate nelle annate più siccitose come il 2012 ed il 2017. Per quanto riguarda i fiumi regionali, al momento si osservano portate ovunque stabili o in diminuzione. Le portate medie mensili parziali di giugno per i principali corsi d’acqua risultano inferiori alle medie storiche del periodo di riferimento in tutto il territorio regionale, con valori confrontabili ai minimi storici del periodo. Le portate del fiume Po risultano decisamente inferiori alle medie storiche del lungo periodo e confrontabili con i minimi storici'.
Redazione Pressa
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