Un corteo guidato dal sindaco e dai cittadini
Il corteo, aperto dal sindaco Stefano Muzzarelli, è partito dalla piazza principale e ha attraversato le vie del centro storico. In testa, striscioni e cartelli che richiamavano il diritto alla salute e denunciavano l’assenza di presidi medici nei territori montani. “Non siamo cittadini di serie B”, recitava uno dei cartelli più fotografati.La voce del comitato: “Una questione vitale”
Introducendo la manifestazione, è intervenuta la referente del comitato organizzatore, che ha dichiarato: “Parliamo non solo a nome del comitato ma per tutti coloro che hanno scelto di vivere qui o che ci sono anche solo per un periodo dell’anno. Diciamo no con forza a questa scelta dell'Azienda USL di togliere il medico a bordo dei mezzi di soccorso. Noi non siamo cittadini di serie B.Il cuore della protesta ruota attorno alla presenza del medico a bordo dei mezzi di emergenza fino al 30 giugno garantito dai medici di emergenza territoriale che, dieci giorni prima della scadenza, hanno ricevuto la comunicazione dell'Ausl che i loro contratti non sarebbero più stati rinnovati. Dal 1° luglio, infatti, i mezzi di Fanano e Sestola saranno dotati solo di infermieri specializzati, mentre l’unica automedica con medico a bordo rimarrà a Pavullo. Una scelta che, secondo i cittadini e il sindacato SNAMI (Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani), rappresenta un grave rischio per la sicurezza sanitaria di un’area già penalizzata dalla distanza dai grandi centri ospedalieri.
Lo Snami: “Una decisione inaccettabile”
Lo SNAMI, presente in piazza con alcuni rappresentanti, a partire dal referente regionale Roberto Pieralli, ha ribadito la propria contrarietà alla decisione dell’AUSL, definendola “un atto unilaterale gravissimo” e proclamando lo stato di agitazione.L’Ausl: “Il servizio di emergenza resta garantito”
L’AUSL di Modena ha ribadito che il servizio di emergenza continuerà a essere garantito, anche senza la presenza del medico a bordo dei mezzi di Fanano e Sestola, attraverso i mezzi avanzati a Fanano e Sestola con infermiere specializzato a bordo e con il raccordo con l'automedica di Pavullo, ovvero con il medico a bordo.Tuttavia, per i cittadini dell’Alto Frignano, questa rassicurazione non basta: la distanza, la conformazione del territorio e la presenza di una popolazione fragile rendono, secondo loro, indispensabile, in emergenza da codice rosso, la presenza medica diretta e immediata oltre a quella dell'infermiere.
Gi.Ga.