L'ipotesi della consegna di aiuti a Cipro rilanciata ieri dal cardinale Zuppi anche a Bologna, al fine di consegnare gli aiuti stessi, attraverso la creazione di un corridoio umanitario, sembra non trovare riscontro e accettazione da parte della Flotilla almeno stando agli aggiornamenti video degli attivisti che con le loro barche si trovano nei pressi delle coste di Creta, ancora lontane dall'obiettivo.
Un'iniziativa, quella che prevederebbe la consegna degli aiuti a Cipro e richiamata come soluzione ragionevole anche dal ministro della Difesa Crosetto e che vedeva coinvolta direttamente la CEI, che si sarebbe potuta trasformare nell'apertura di un corridoio umanitario.
In mattinata, a confermare ufficialmente il coinvolgimento della CEI, era arrivata anche una nota di Vincenzo Corrado, direttore dell'Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana: 'In merito al coinvolgimento della CEI nella vicenda della Global Sumud Flotilla, si precisa che si è trattato di un intervento del cardinale presidente Matteo Zuppi verso il Patriarcato Latino di Gerusalemme per facilitare l'arrivo e la consegna degli aiuti umanitari a Gaza'.
Ma per ora niente pare fare pensare che la Flotilla e chi in essa realmente decide, sia propensa ad accettare una tale soluzione, confermando la scelta di proseguire per l'ultimo lungo tratto con imbarcazioni totalmente inadeguate ad affrontare, anche in termini di equipaggio e ospiti a bordo, anche solo una forte ondata di maltempo. In tratti di mare in cui anche la Marina Militare Italiana non potrebbe garantire quella protezione garantita fino ad ora.
Gi.Ga.


