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Fondazione Modena, ammanco da 850mila euro. Il presidente Tiezzi: 'Mi hanno chiesto di non divulgare informazioni'

Fondazione Modena, ammanco da 850mila euro. Il presidente Tiezzi: 'Mi hanno chiesto di non divulgare informazioni'

Indagini avviate dalla Finanza nel luglio scorso, la querela della Fondazione nei confronti del dipendente è del 18 ottobre


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'Ci è stato chiesto anche dalla Procura di mantenere il massimo riserbo e le indagini devono essere svolte in modo corretto da chi ha la competenza di farlo e non voglio darvi informazioni che mi hanno chiesto di non divulgare fino a quando non ci sarà una puntuale definizione da parte della magistratura'. Queste le parole usate questa mattina dal presidente della Fondazione di Modena Matteo Tiezzi, intervistato da Tvqui, sul clamoroso ammanco da 850mila euro nelle casse dell'ente.
Secondo la Guardia di Finanza i soldi, attraverso rapporti bancari intestati alla Fondazione Modena, sarebbero stati dirottati da un dipendente responsabile di area su conti di gioco nella sua disponibilità. Il dipendente, già querelato dalla Fondazione, è accusato di appropriazione indebita aggravata da autoriciclaggio.
La stessa Finanza ha già dato esecuzione al decreto di perquisizione locale e informatica presso la sede della Fondazione di Modena, al termine di una serie di indagini avviate nel luglio scorso, scaturite da approfondimenti su movimentazioni finanziarie anomale, emerse nel corso di verifiche ordinarie delle Fiamme Gialle.
Il giorno 18 ottobre, la Fondazione, tramite il proprio legale, ha depositato in Procura della Repubblica la querela nei confronti del dipendente.

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