Gioco d’azzardo nel modenese: 1,57 miliardi spesi nel 2023
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Gioco d’azzardo nel modenese: 1,57 miliardi spesi nel 2023

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E’ ormai chiara la relazione inversa tra la situazione socioeconomica e finanziaria e l’incremento della raccolta complessiva dei giochi d’azzardo


Gioco d’azzardo nel modenese: 1,57 miliardi spesi nel 2023
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Nell’arco del 2023 i modenesi e le modenesi hanno speso nell’azzardo 1,57 miliardi di euro, perdendo 275 milioni. In una provincia dove arretra da anni il potere d’acquisto dei redditi da lavoro e pensioni, dove si allarga la fascia della povertà e dove cresce l’indebitamento, continua a crescere “l’investimento” in azzardo, nel tentativo illogico di ottenere un cambiamento radicale della propria vita grazie ad un tasto, ad un biglietto, ad un numero. E’ ormai chiara la relazione inversa tra la situazione socioeconomica e finanziaria e l’incremento della raccolta complessiva dei giochi d’azzardo. E' l'analisi del rapporto di Acli, Arci e Federconsumatori, giunto ormai alla sua quarta edizione.

In provincia di Modena nel 2023, come detto, sono stati spesi complessivamente, a livello provinciale, 1,57 miliardi di euro nell’azzardo, con una crescita del 3,4% sull’anno precedente.
Rispetto al 2019, ultimo anno prima delle chiusure portate dalla pandemia, la crescita registrata è del 18%. Nel 2023 sono cresciuti con numeri coerenti entrambi i segmenti, quello fisico e quello online, ma in modo inferiore alle attese, con i volumi del gioco fisico ancora distanti da quelli del 2019(- 14%). Ciò nonostante a livello provinciale il gioco fisico resta largamente superiore a quello online, smentendo le previsioni di molti (tra i quali noi) rispetto ad un sorpasso vicino, come accaduto in buona parte d’Italia. La crescita dell’online è contenuta sull’anno precedente, ma è enorme se raffrontata con il 2019, con un incremento del giocato pro capite del 236%.
Ma i numeri della nostra provincia possono assomigliare alla celebre media del pollo a testa, perché le differenze interne sono assai significative, le tendenze a volte opposte, con numeri che lasciano spazio a molti interrogativi.

I dati comunali
In provincia di Modena sono diverse le realtà da segnalare, sia per le dimensioni economiche che per improvvisi e difficilmente spiegabili forti incrementi. E’ il caso di Ravarino, dove l’azzardo online in un anno cresce del 58%, con una maggior spesa di 3,4 milioni, ed è il caso di Concordia, dove la crescita è del 45%, con una cifra simile a Ravarino. Forte la crescita anche a Maranello, col 35% e con una maggior spesa di 4,5 milioni, a Novi di Modena, con il + 34%, Bomporto con il +30%, Nonantola con il +20%. Sul fronte della decrescita stupisce il dato di Carpi, dove i 20 milioni di euro apparsi improvvisamente nel 2022 scompaiono altrettanto all’improvviso, con un arretramento del 23%. Con numeri meno vistosi, ma percentuali maggiori, va segnalato il crollo dell’online a Camposanto (-63%), Marano (-62%), Spilamberto e Savignano (-27%). Stessa cosa accade in quattro comuni appenninici, Frassinoro, Palagano, Prignano e Lama Mocogno. In gran parte dei casi l’arretramento avviene dopo una forte crescita, registrata l’anno precedente. Anche il dato della Città di Modena preoccupa, con una crescita di 20 milioni di euro e di quasi il 13%, più che triplo del dato provinciale, che si è attestato al 4,2%. Una piccola cittadina, Pievepelago, anche quest’anno domina largamente la classifica dell’online, con 3.276 euro pro capite, undici volte più di Guiglia, fanalino di coda provinciale . Una condizione che, in un piccolo comune, può essere rinviata alla legittima presenza di uno o due giocatori online professionisti. Ma si tratterebbe di un ben curioso giocatore, che dopo aver perso ben 200.000 euro nel 2022 ne ha persi altri 260.000 nel 2023. Cifre che in un piccolo centro non dovrebbero passare inosservate. Non competono di certo a noi le indagini su queste numerose anomalie, ma crediamo che alcune di queste andrebbero esaminate con cura dai soggetti competenti. Il gioco online è un luogo ideale per ripulire denaro sporco; la percentuale di “restituzione” al giocatore è vicina al 95%, contro il 70-75% dei giochi fisici. Inoltre, è facile utilizzare identità altrui, al momento dell’apertura di un conto gioco. In un prossimo rapporto esamineremo l’anomala presenza di cittadini e cittadine di origine cinese nella gestione dell’azzardo fisico, in particolare in alcuni comuni della provincia. Una presenza, tutta da approfondire, che potrebbe registrare effetti anche nel gioco online.
Dopo l’incredibile boom del 2021, determinato dalla pandemia, continua la progressiva crescita del Gratta e vinci, con alcune piccole “Capitali” di questo tipo di azzardo, a volte cresciute attorno ad una importante vincita e alla valutazione di un luogo fortunato per il gioco, bar o tabaccheria. Una logica assurda, alla quale contribuisce una informazione discutibile attorno a quelle vincite. Le Capitali sono Fiorano, con 465 euro giocati pro capite e San Possidonio, con 458 euro. Seguono Campogalliano con 395 euro, numero sul quale incide la vendita di tagliandi nelle strutture autostradali. Segue a poca distanza Sassuolo, un Comune dove tutti i dati sono negativi, Marano sul Panaro, Vignola e, ancora una volta, Pievepelago, dove si gratta trenta volte di più rispetto alla contigua Riolunato. Di tutto rispetto il dato di Modena, con 320 euro pro capite.

Le mappe delle crisi
L’indagine dedicata ai numeri del 2023 consegna un quadro più frastagliato e complesso degli anni precedenti. Il Distretto Ceramico si conferma al vertice della sgradevole classifica di territorio dove l’azzardo ha i volumi più importanti nelle stime di azzardo complessivo. Sono Sassuolo e Formigine, in particolare, a registrare i numeri più duri, che proiettano il Distretto nel novero delle crisi regionali d’azzardo. L’Unione delle Terre d’Argine, anche con il forte arretramento di Carpi nell’online, resta comunque un territorio con numeri molto elevati, anche per la contestuale crescita dei volumi online di Novi e Soliera. Entrambi i Distretti registrano una rete ipertrofica dell’azzardo fisico, con una forte capacità d’attrazione anche nelle provincie e distretti vicini. L’Unione Area Nord e Mirandola continua a registrare i volumi d’azzardo più contenuti della pianura, ma si segnalano i numeri di Mirandola, polo d’attrazione del Distretto e la crescita importante di San Felice e Finale Emilia. La Città di Modena sembra aver cessato l’effetto della riduzione di volumi d’azzardo, portato negli anni scorsi dall’applicazione rigorosa delle norme regionali, attraverso il significativo sfoltimento delle videolottery. Modena cresce nel gioco fisico, e vistosamente nel gioco online. Una città che, fino al 2022, registrava dati migliori della gran parte dei capoluoghi regionali; a breve presenteremo la seconda edizione di “Pane e azzardo”, dedicato ai numeri regionali, e potremo misurare meglio la condizione di Modena. L’Unione del Sorbara è un’area con tendenze in crescita, a partire da Bomporto, Bastiglia, Castelfranco e Ravarino (che registra la crescita più cospicua). Nelle Terre dei Castelli spicca, come sempre, il dato di Savignano, attrattivo per la limitrofa Vignola e per una parte dei Comuni della montagna e di Zocca, in crescita importante. Infine la sorpresa, del tutto negativa, del Frignano. In un’area di modesta attenzione sul4tema azzardo, al già trattato dato di Pievepelago, si aggiungono gli assai rilevanti incrementi di Montefiorino, Riolunato e Lama Mocogno, uniti a quelli di Montecreto e Sestola. Una condizione che merita di essere indagata, una attenzione che deve crescere.

Redazione Pressa
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