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Nel 2010 per l'affitto di sedi da adibire ad uffici, centri di attività, depositi, non di proprietà, il Comune di Modena pagava ogni anno 3,8 milioni di euro; nel 2014 la spesa per affitti passivi in carico al settore Patrimonio del Comune scese a 2,7 milioni, oggi la stessa spesa, per effetto della riduzione dei canoni e della risoluzione di diversi contratti, ammonta a 1,7 milioni di euro. Una cifra ridotta più della metà in dieci anni, ma che ancora rappresenta motivo di discussione in ambito politico. Domani, mercoledì 28 aprile, questi costi saranno oggetto di risposta dell'assessore al patrimonio all'interrogazione presentata a riguardo dal gruppo Verdi rappresentato dal consigliere Paola Aime.
Nel frattempo osserviamo la tabella riassuntiva delle spese per affitti passivi del Comune aggiornata al 31 dicembre 2020, l'ultima a disposizione e rappresentativa dello stato dell'arte.
In questa sono rappresentati gli importi netti, gli immobili per i quali sono attivi i contratti di affitto ed i proprietari degli immobili. Come già documentato in un precedente articolo, la maggior parte delle spese per affitti passivi di immobili è concentrata in due indirizzi: via Galaverna 8 a via Santi 60. Qui hanno sede diversi assessorati comunali, tra cui quello del traffico e dell'ambiente, nonché l'anagrafe comunale. In via Galaverna il canone annuo fissato in 505.000 euro è corrisposto ad una società milanese di gestione immobiliare, mentre quello in via Santi è corrisposto a due privati proprietari.
I due contratti di locazione costituiscono ormai da anni tempo quota maggiore dell'intero ammontare delle spese per affitti passivi sostenute ogni anno dal Comune di Modena, divisi in 33 voci di spesa/uscita. Dalle più esose alle meno costose.
Perché tra queste troviamo anche l'affitto della piccola area in cui è posto un plinto per l'attraversamento ferroviario a Marzaglia nuova, per un importo di 12,91 euro l'anno. A fare da contraltare tra le maggiori spese, oltre alle due indicate, ci sono i 203 mila euro conferiti all'Asp San Paolo per l'affitto del palazzo che ospita la biblioteca Delfini, in corso Canalgrande 103, e gli 82.531 da corrispondere alla Provincia di Modena per l'affitto dei locali della sede dell'ufficio per l'impiego in via delle Costellazioni.
Per l'affitto della sede della scuola Ruffini e della sede di Memo in via Barozzi 172 il Comune continuerà a spendere ogni anno 73mila euro. Si scende ai 4.300 euro per il 50% dell'affitto della sede distaccata della Polizia Municipale all'R-Nord e del portierato sociale, e per ognuno dei due canoni da corrispondere all'Acer per l'affitto di due appartamenti da destinare a rifugiati.
Di seguito l'elenco delle spese per affitti passivi
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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