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Incentivi ai medici per prescrivere meno: 'No a etica a cottimo'

Incentivi ai medici per prescrivere meno: 'No a etica a cottimo'

Il segretario regionale Snami, che non ha firmato l'accordo, evidenzia le criticità anche nella relazione medico-paziente


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Lo Snami dell'Emilia-Romagna e il suo livello di Modena rigettano in modo netto la logica dell'accordo sottoscritto dalla Fimmg con l'Ausl di Modena diretta da Mattia Altini e Romana Bacchi per un riconoscimento economico (1,2 euro per assistito all'anno) ai medici che ridurranno lo scostamento prescrittivo del numero di visite ed esami prescritti rispetto al prescrittore 'medio'.
E' un no a tutto tondo quello che arriva per voce del segretario regionale Roberto Pieralli, del Sindacato Nazionale Medici Italiani, all'accordo proposto dall'Ausl di Modena e sottoscritto solo dalla FIMMG, che introduce un meccanismo di incentivi ai medici che prescriveranno un numero di prestazioni inferiori alla media.Parliamo di contestazione a tutto tondo in quanto gli elementi di critica coinvolgono sia aspetti scientifici e sia aspetti deontologici. Partiamo dai primi rivolgendo alcune domande al segretario regionale Snami Roberto Pieralli. 'Intanto c'è un elemento tecnico. Su quali parametri viene misurato il principio di appropriatezza? Il parametro non c'è, l'Ausl si basa su concetto che lei stessa non è in grado di definire e misurare. L'appropriatezza è prima di tutto un dovere deontologico quotidiano, non una prestazione a cottimo'.Però il problema c'è.
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Quello del costante aumento di richieste di prestazioni specialistiche prescritte dai medici rappresenta un elemento di criticità evidenziato da tempo che incide direttamente sui costi e sulle liste di attesa. 'Certo, ma ciò è spiegabile da altri fattori, compreso l'aumento della popolazione anziana, ma si tratta di un problema complesso che va intanto misurato e analizzato nel merito e affrontato nella sua complessità con strumenti mirati ad incidere sulle singole criticità, non con provvedimenti come questo che mettono in discussione il ruolo la professione medica sulla base del concetto di appropriatezza che non è definito. Se per esempio un esame radiologico viene prescritto senza un reale necessità, bisognerebbe analizzare quel caso e magari metterlo a sistema con altri segnalati per affrontare il problema nel merito e nella sua complessità, non incentivando economicamente i medici a prescrivere meno quel genere di esame su larga scala. Così si mette in dubbio l'appropriatezza dello stesso medico nel prescrivere prestazione e si scarica sui medici la responsabilità di un problema complesso da affrontare in modo chirurgico e non con provvedimenti sommari'.Torniamo sull'elemento deontologico, alla base del vostro diniego alla firma del documento.
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'Abbiamo rigettato questo accordo perché è frutto di filosofia che non appartiene e non può appartenere alla professione medica anche per il semplice motivo che finisce per legittimare un sospetto pericoloso agli occhi dei cittadini pazienti: ovvero che il medico possa essere, dietro incentivo economico, più appropriato, perché incentivato ad esserlo o, ancor peggio, che finisca per assecondare indirizzi prescrittivi 'aziendalistici' secondo prefissati obiettivi numerici che poco hanno a che vedere con il reale bisogno del paziente e la relazione di cura. Far passare di fatto, se non nelle intenzioni, l'idea che la prescrizione o la sua negazione possano essere condizionate o negoziate da un incentivo aziendale pubblico, significa indebolire il ruolo del medico come figura di garanzia del cittadino e trasformarlo in una sorta di esecutore delle politiche di contenimento della spesa. In questo orizzonte il provvedimento sarebbe in evidente contrasto anche con la stessa filosofia delle professioni liberali, che esistono proprio per essere libere dall'interesse dell'ente erogatore'. La normativa prevede che gli accordi firmati anche solo da un sindacato ma rappresentante la maggioranza degli operatori sia valido anche per chi non lo ha firmato. Ai medici Snami che comunque raggiungeranno nella loro professione gli obiettivi fissati dall'accordo, saranno applicati gli incentivi? 'Assolutamente no. Noi abbiamo espresso sia con lettera protocollata a ottobre sia non firmando l'accordo, espresso diniego.
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Ai medici iscritti allo Snami l'accordo non sarà applicato'.Quali sono le indicazioni date ai vostri iscritti?: 'Di continuare a lavorare ogni giorno nel rispetto del Codice di deontologia, prescrivendo ciò che serve, quando serve, a chi serve, e rifiutando condizionamenti economici che possano far dubitare anche solo per un istante della loro libertà di giudizio'.
Spesso gli utenti non sanno a che sindacato è iscritto il proprio medico e tanto più se tale accordo è stato accettato. 'Per questo da oggi negli ambulatori dei medici dello Snami comparirà un avviso chiaro ai pazienti con scritto: 'Il sottoscritto medico aderente allo Snami, rende noto agli assisti di condividere il fatto che il proprio sindacato non abbia sottoscritto l'accordo che prevede incentivi per ridurre lo scostamento percentuale delle prescrizioni in quanto le decisioni cliniche e prescrittive debbano essere prese senza incentivi esclusivamente nell'interesse del cittadino assistito'. La credibilità della professione e il rapporto di fiducia con le persone 'si difende così, non con i bonus'.
 

Gi.Ga.
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Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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