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Anziché incassare multe per violazione al codice della strada, in questo caso è stato il Comune di Modena, per una propria negligenza, a pagare (anzi a fare pagare ai cittadini contribuenti), il prezzo di una multa salata, anche se nella sua quota minima da 173 euro, comminata dalla Polizia stradale di Modena per violazione al codice della strada ed in particolare dell'art. 80 del nuovo codice, relativo alla revisione dei mezzi. Un aspetto particolarmente importante per la sicurezza stradale. Il fatto si riferisce ad alcuni giorni fa. Gli agenti della Polizia Stradale nel corso dei regolari controlli sui veicoli in transito sulla via Emilia, fermano un’auto, una fiat panda del 2012. Su di essa lo stemma del Comune. Vengono chiesti i documenti del mezzo dai quali emerge la pecca.
L’auto, di proprietà del Comune di Modena, facente parte dei 94 mezzi a disposizione del Municipio, pur circolante in quel momento su una trafficata strada statale, risulta non essere in regola con la revisione periodica. Una violazione al codice della strada che potrebbe comportare l’applicazione di una sanzione fino a 7.900 euro, ma gli agenti, evidentemente non essendoci aggravanti, applicano la sanzione minima, a 173 euro, che potrebbe essere ridotta del 30%, e portata a 121 euro, se pagata entro 5 giorni. Ma per non rischiare (forse difficoltà burocratiche legate ad uno storno sullo sconto di difficile gestione), gli uffici comunali decidono di pagare subito e senza sconti versando al Ministero, a due giorni dalla conestazione della violazione e dal verbale, l’8 agosto scorso, i 173 di sanzione comminati, togliendoli, e qui un’altra curiosità, dal settore ambiente del comune, facendoli risultare come acquisto di servizi per il settore risorse e tutela ambientale.
Non si sa se e come questa negligenza che ha portato alla sanzione sarà scontata, in termini di responsabilità, anche a chi ne è responsabile. Trattandosi di soldi pubblici, qualche verifica, in tal senso, alla luce di questo fatto, sarebbe auspicabile. Anche solo per evitare ulteriori simili casi
Redazione Pressa
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