'La recente delibera che approva la convenzione con la struttura sanitaria privata non accreditata di Carpi per lo svolgimento di attività libero-professionale dei medici in spazi sostitutivi, risponde all’obiettivo primario di aumentare la capacità produttiva pubblica all’interno degli ospedali. Tale scelta, infatti, consentirà di incrementare il numero di visite e prestazioni diagnostiche, rispondendo così in tempi più rapidi alle richieste della cittadinanza'. Così l'Ausl di Modena replica a quanto pubblicato da La Pressa sul tema di prestazione da parte di medici privati a Carpi in spazi esterni.
'La stessa delibera prevede un arco temporale limitato di applicazione, legato soprattutto all’andamento delle liste d’attesa, costantemente monitorate dall’azienda sanitaria. Spostare in altri spazi le attuali attività in libera professione va nella direzione di ottimizzare l’utilizzo degli ambienti ospedalieri attualmente occupati per questa tipologia di prestazioni. La scelta infatti ha una ricaduta positiva anche in termini di impiego del personale sanitario, come per esempio gli infermieri, che supporta le attività dei medici: questo potrà ora essere dedicato alle attività ambulatoriali a CUP - afferma l'Ausl - Sul fronte dei costi elencati nella delibera, in particolare sugli affitti degli spazi, l’Ausl di Modena non sosterrà nessun esborso, in quanto – come previsto dalla normativa vigente – i costi di locazione saranno completamente a carico dei professionisti sanitari. Dall’importo ricevuto per le loro prestazioni, infatti, l’azienda sanitaria tratterrà la quota parte da corrispondere per l’affitto degli spazi stessi, oltre a tutti gli ulteriori oneri annessi e connessi'.


