'La sicurezza in centro? Ora è migliorata, e chi ha aggredito mio figlio a giorni a processo'
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'La sicurezza in centro? Ora è migliorata, e chi ha aggredito mio figlio a giorni a processo'

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Loretta e il figlio, aggredito da una gang per futili motivi in piazza Matteotti, ringraziano le forze dell'ordine e la magistratura: 'Oggi garantiscono maggior presidio e hanno portato alla sbarra 5 giovani delinquenti'


'La sicurezza in centro? Ora è migliorata, e chi ha aggredito mio figlio a giorni a processo'
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'Il livello di sicurezza in centro storico, negli ultimi mesi, è migliorata, soprattutto nei fine settimana. Ora posso camminare per i viali senza avere paura, vedo le forze dell'ordine presenti e questo mi fa sentire più sicuro', racconta Stefano, il ragazzo che nel luglio 2023 è stato vittima di un’aggressione in pieno centro storico. Era in Piazza Matteotti con la fidanzata, per un mercoledì sera da passare in tranquillità, quando ha visto un gruppo di ragazzini che tentava di rubare la sua bicicletta parcheggiata ad una decina di metri di distanza. Ha chiesto loro cosa stessero facendo e affermando che il mezzo era suo. La reazione del gruppo è stata violenta ed immediata. Si sono scagliati contro di lui, almeno in quattro.

Prima una testata per metterlo al tappeto, poi i calci e i pugni che gli hanno provocato un trauma cranico, un trauma toracico e una lussazione mandibolare.

Un fatto che ha segnato un momento difficile per lui e per la sua famiglia. Tra timori, tra il desiderio di giustizia, gli scrupoli della denuncia. Ma l'esempio di Stefano, ora maggiorenne, e della mamma Loretta è sempre stato di fiducia nella giustizia e nella legge. Sono seguite indagini che nel giro di alcuni mesi hanno portato all'individuazione dei componenti del gruppo di giovanissimi. Cinque, di cui una ragazza. Mamma Loretta esprime gratitudine per il lavoro svolto dalle autorità e dai pubblici ministeri. 'Per fortuna, finalmente abbiamo la data dell'udienza, che si terrà il 10 aprile.
Dopo un grandissimo lavoro delle forze dell'ordine, della prefettura e dei pubblici ministeri, sono stati individuati tutti i giovani coinvolti nell’aggressione di mio figlio', afferma Loretta con un sorriso di speranza.

 

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'Questa è una vittoria non solo per noi, ma anche per tutta la comunità. La giustizia deve fare il suo corso, e speriamo che questo processo possa dare un segnale forte. Come dire, punirne uno per educarne tanti'.
Alla nostra domanda su come, da mamma, ha vissuto questo percorso di confronto avviato e promosso nel dicembre scorso dai referenti dei Consigli di Istituto, con la partecipata da 500 persone al Polo Leonardo di Modena, e che ha avuto un secondo momento di confronto in consiglio comunale. Loretta ha risposto: 'Questa sera mi sembra di vedere più attenzione rispetto a incontri passati. Ci sono stati dei progressi nel discutere soluzioni più concrete. Certo, è fondamentale educare questi ragazzi che delinquono, perché sicuramente dietro queste azioni ci sono problematiche che vanno affrontate'.

Loretta propone anche un’idea innovativa per rafforzare la sicurezza del centro e che va in parallelo con la proposta degli School Tutor rilanciata dal sindaco Mezzetti nel corso dell'incontro in Consiglio Comunale: 'Potremmo formare dei gruppi di genitori, eventualmente formati, per presidiare le strade del centro storico, magari con pettorine identificative, per dare una mano alla polizia e contribuire alla sicurezza. Con garanzie che le segnalazioni siano recepite nell'immediato. Se questo tipo di iniziative potesse fare la differenza, io come genitore sarei felice di farne parte'.

Gianni Galeotti

Gianni Galeotti
Gianni Galeotti

Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie..   Continua >>


 
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