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Modena, economia in affanno, e popolazione sempre più vecchia e inattiva

Modena, economia in affanno, e popolazione sempre più vecchia e inattiva

Dall’indagine Ires-Camera del Lavoro emerge un quadro in chiaroscuro per la provincia: cresce la popolazione, ma grazie agli stranieri. Calano occupazione, sempre più precaria e imprese. Aumentano gli stranieri, al 13,9% della popolazione


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Modena non è ferma, ma quasi. Rallenta. Sicuramente non corre più. La crescita economica (+0,7%) equivale per gli esperti ad una sorta di stagnazione, in linea con la media regionale. Una crescita piccola tale da non bastare a compensare le difficoltà strutturali: invecchiamento, uscita dal lavoro, crisi dell’industria, stagnazione delle retribuzioni reali. Il quadro disegnato dall'indagine Ires - Camera del lavoro CGIL di Modena, è quello di un sistema solido, ma sotto pressione, che necessita di politiche forti per affrontare le nuove sfide demografiche, sociali e climatiche.

Popolazione in crescita, ma sempre più anziana e sola

Nel 2025 i residenti in provincia di Modena sono 711.214, con un aumento di 2.625 unità rispetto all’anno precedente. Ma la spinta demografica arriva quasi esclusivamente dalla popolazione straniera, che oggi rappresenta il 13,9% del totale (99.062 persone, +2.001 in un anno). Nei comuni di Spilamberto, Camposanto e Vignola, la loro incidenza è ancora più elevata.Il saldo naturale – differenza tra nati e morti – resta però negativo, e l’invecchiamento si conferma una tendenza strutturale. Gli over 75 sono ormai il 12,7% della popolazione, e un terzo di loro vive solo. Crescono anche i residenti over 60 (+3.996), mentre calano le fasce centrali d’età.
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L’indice di vecchiaia è in aumento, in particolare nei distretti montani.

Lavoro: meno occupati, più inattivi

Sul fronte occupazionale, i numeri Istat parlano chiaro: nel 2024 gli occupati calano di 4.000 unità, ma il dato più allarmante è la crescita degli inattivi (+11.500), persone che hanno abbandonato il mercato del lavoro, soprattutto donne. In parallelo, calano anche i disoccupati, ma non perché trovano lavoro: spesso escono dal sistema, scoraggiati.Il lavoro dipendente cresce, ma dominato dai contratti a tempo determinato, anche se il saldo annuale delle trasformazioni in tempo indeterminato resta positivo. Precarietà, dunque, ancora diffusa.Nel dettaglio, aumentano gli occupati in agricoltura (+47,5%) e nel commercio (+13,3%), mentre scendono in picchiata quelli nelle costruzioni (-19,3%), negli altri servizi (-7,6%) e nell’industria manifatturiera (-0,8%). Proprio quest’ultimo comparto, cuore produttivo della provincia, è in difficoltà da oltre un anno: ordini, fatturato e produzione sono in calo dal primo trimestre 2023, e il trend sembra proseguire nel 2025.

Redditi e retribuzioni: aumenta il divario

Anche sul piano retributivo emergono elementi di squilibrio. La retribuzione media giornaliera nei settori privati non agricoli è stata nel 2023 di 106,9 euro, ma la forbice tra lavoratori è ampia: dai 49,9 euro del personale domestico ai 172,5 euro delle attività finanziarie.I lavoratori dipendenti privati hanno percepito in media 28.834 euro annui (+3%), mentre nel pubblico si è arrivati a 32.800 euro, con un aumento più contenuto (+0,9%).
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I redditi imponibili dichiarati nel 2024 mostrano una media provinciale di 25.618 euro, in crescita (+4,4%), ma non sufficiente a compensare l’impatto dell’inflazione registrata nel 2022 (8,3%) e nel 2023 (5,7%).

Imprese e export: segni meno in quasi tutti i settori

Il tessuto imprenditoriale modenese si contrae. Crescono solo le società di capitali (+2,5%). I comparti più colpiti sono il commercio (-278 imprese) e l’industria manifatturiera (-190).Anche le esportazioni sono in calo: -1,7% nel 2024. Un dato che potrebbe peggiorare a causa dei dazi imposti dagli Stati Uniti, primo mercato per Modena (17,1% del totale export), soprattutto per autoveicoli (53%) e piastrelle (10,8%).

Ambiente: clima sempre più caldo, aria ancora inquinata

L’indagine non tralascia l’aspetto ambientale. Nel 2024 si è confermata la tendenza al riscaldamento climatico: a Finale Emilia la temperatura media ha toccato i 15,3°C, mentre i comuni montani dell’Appennino hanno registrato aumenti fino a +1,8°C rispetto alla media 1991-2020. Nonostante la media annuale resti nei limiti di legge, due centraline (Carpi e Modena Via Giardini) hanno registrato oltre 35 sforamenti annui del limite per le polveri sottili (PM10).

Turismo e giovani, segnali positivi

Unico spiraglio di fiducia arriva dal turismo, che supera i livelli pre-pandemici, soprattutto grazie ai visitatori stranieri.
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Aumentano anche i posti letto in strutture ricettive imprenditoriali (+43,4%). In lieve crescita anche la popolazione giovane (15-29 anni, +2.050 unità), sebbene il saldo generale tra nati e morti resti negativo.
 

Nelle foto, un momento della conferenza stampa di oggi con il segretario provinciale CGIL de Nicola e una veduta di Modena dal decimo piano dell'edificio della Camera del lavoro in piazzale Cittadella
Foto dell'autore

Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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