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Modena, un caso Covid: classe delle Guidotti torna in Dad
La Pressa
Sospensione delle attività in presenza e l'attivazione della Dad a partire da domani fino al 25 aprile. Ma ai genitori è stato comunicato solo oggi
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Oggi è stata inviata una nota a tutte le famiglie di una classe delle scuole medie Guidotti di Modena nella quale si comunica la sospensione attività didattiche in presenza e attivazione Dad da domani al 25 aprile in base a una informativa ricevuta dall’Istituto IC7 Guidotti Modena dal Dipartimento di Igiene Pubblica, secondo la quale gli alunni della classe sono stati a contatto con una persona risultata positiva al Covid.
Aggiornamento
Questa sera, poche ore dopo la comunicazione riguardante un caso di Covid in una sola classe delle scuole Guidotti di Modena, il dirigente scolastico Antonietta Bianca Ferrara ha comunicato alle famiglie le la misura di sorveglianza sanitaria riguarda ben otto classi. Le classi coinvolte sono due prime, tre seconde e tre terze.
Alla luce della comunicazione appena pervenuta, senza alcun preavviso, pubblichiamo le riflessioni preoccupate di un genitore.
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Vorremmo conoscere la data di contatto degli alunni con il contatto positivo (in quanto ovviamente le famiglie devono essere messe in condizione di poter divulgare l’eventuale criticità ai contatti lavorativi/personali con cui a loro volta sono venute a contatto) ai fini di restringere le possibilità di contagio, ma anche per conteggiare correttamente il periodo di “quarantena” perché se la Dad viene disposta fino al 25 aprile questo significa che (considerando il periodo di quarantena normativamente previsto che allo stato attuale è di 14 giorni) il contatto è avvenuto il 12 aprile e ne vengono informate le famiglie solo in data odierna. A meno che la Dad non prosegua fino al primo maggio tenendo sempre in considerazione i 14 giorni.
Quindi è assolutamente prioritario e fondamentale chiarire i termini del presunto contatto.
Evidenzio infatti la costante superficialità delle informative e i gravi difetti di comunicazione che provengono sia dall’Ausl di Modena che dall’istituto scolastico, che ovviamente non permettono una corretta gestione delle misure di contenimento e di contrasto volte alla tutela della salute dell’intera comunità. Le istituzioni hanno l’obbligo di garantire la salute e la sicurezza delle famiglie.
Pertanto richiedo riscontro in merito alle azioni che sono state messe in campo dalla scuola in questi mesi per garantire quel distanziamento fisico tra gli studenti (ovviamente devono essere variate rispetto alle iniziali indicazioni fornite per la ripresa delle attività didattiche di settembre 2020 anche alla luce del fatto che la didattica in presenza è ripartita dopo la pausa pasquale 2021). Il Comitato tecnico scientifico ha indicato basilare ridurre il contagio ma continuiamo ad avere tantissime classi con oltre 25 alunni concentrati in meno di 40 metri quadrati. Ne consegue che il distanziamento non è garantito. Sono stati ampliati quegli spazi o si è perso altro tempo inutilmente? È doveroso come genitore mantenere tutte le perplessità su questa folle decisione di riaprire le scuole con didattica in presenza senza assicurare e garantire il rispetto e l’implementazione di tutte le misure di riduzione di contagio.
Chiedo pertanto di esplicitare quali sono i monitoraggi sicuri che ha implementato la scuola dopo la riapertura Pasquale 2021 tali da consentire di tenere sotto controllo eventuali focolai ed in mancanza di ricorrere alla Dad su richiesta delle famiglie che sono arcistufe di colloquiare con “dilettanti allo sbaraglio”.
È almeno stata prevista la possibilità di avvalersi di tamponi rapidi, eseguiti periodicamente e poi ripetuti prima dell’ingresso a scuola, previsti dal decreto Draghi?.
L’ennesima informativa di oggi proverebbe il contrario, ahimè!
Diletta Bellei
Redazione Pressa
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