Grandi rischi anche con piccole piene: super lavoro per Aipo

Ai cantieri programmati per migliorare la sicurezza, si sono aggiunti i grandi lavori di somma urgenza per fronteggiare infiltrazioni e dissesti su Secchia e Panaro
Insieme ai lavori di somma urgenza, Aipo ha proceduto con i lavori del lotto 2 dei 4 previsti per il potenziamento della cassa di espansione del fiume Secchia. Interrotti dopo l'errore nel taglio di ettari di bosco in più rispetto al previsto, dal bacino della cassa in linea, e comunque in ritardo con il cronoprogramma della Regione che proprio un anno fa, il 24 febbraio, per voce dell'assessore Priolo annunciava che in primavera sarebbero avanzati dopo il disboscamento, i lavori di ripristino della vegetazione e delle aree verdi protette e, in autunno, la rimozione del materiale dal fondo del bacino da utilizzare per il rialzo e l'allargamento delle arginature. Oggi, a distanza di un anno, si è in ritardo di quasi un anno. E sappiamo che il 2026, anno entro il quale i lavori finanziati e vincolati ai fondi PNRR, dovrebbero essere completati La situazione in cui si è oggi la definisce Aipo: 'E' stata già effettuata la piantumazione, secondo quanto previsto dal progetto, di un’area demaniale dell’estensione di circa 10 ettari, con essenze autoctone, al fine di dar corso allo sviluppo di un’area boscata. Anche gli interventi di ripristino ambientale nelle aree oggetto di lavori, nelle quali era stata riscontrata una difformità rispetto a quanto previsto inizialmente (tradotto bosco tagliato per sbaglio), sono stati completati in questi giorni. Fino ad ora la ripiantumazione di ripristino è stata eseguita su un’area di complessivi 6 ettari sui 7 previsti all’interno della Cassa di Espansione, l’ultimo ettaro , per ragioni tecniche idrauliche, sarà completato al termine della realizzazione definitiva dell’opera. Sono in corso inoltre le prove sui materiali per l’avvio della realizzazione dei diaframmi, opere molto importanti per impedire filtrazioni al di sotto delle arginature della cassa. Inoltre, sempre compatibilmente con le condizioni climatiche, proseguono le attività di bonifica dagli ordigni bellici, necessarie prima di procedere con gli scavi previsti all’interno della cassa per il prelievo dei materiali da utilizzare alla realizzazione dei rialzi e ringrossi arginali'.
Anche al netto dell'assenza di interruzioni i tempi per parlare di un innalzamento dei livello di sicurezza della cassa saranno molto lunghi. Dopo anni di attesa, e nonostante il progetto finanziato, non c'è traccia dell'avvio del lotto 1, presentato nel 2019, fondamentale nel sistema stesso, e relativo al rifacimento del manufatto regolatore (diga) e del manufatto sfioratore. Il direttore di AIPo Gianluca Zanichelli ha espresso grande soddisfazione nei confronti di tutto il personale dell'ufficio di Modena per 'il grande impegno profuso e l'ottimo lavoro portato avanti nonostante le ripetute e frequenti piene degli affluenti modenesi del Po che, insieme a quelli reggiani, negli ultimi tempi, hanno messo a dura prova la struttura di Aipo. L'inclemenza stagionale invernale ha sicuramente reso più difficili le attività operative, ma grazie all'esperienza del personale e delle ditte specializzate di cui AIPo si avvale, i lavori stanno facendo registrare un positivo andamento in tutti i delicati interventi di cui l'agenzia è soggetto attuatore in diverse aree, da quelli di difesa del suolo a quelli (PNRR) inerenti il Piano Invasi e la Rinaturazione del Po' - conclude il Direttore. Nella foto la base dell'argine sinistro del Panaro, all'altezza di navicello dove sono ben visibili le barriere di acciaio conficcate nel terreno per impedire le infiltrazioni
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