Policlinico Modena, primo intervento combinato chirurgia oncologica senologica con approccio mini-invasivo

Intervento innovativo alla Breast Unit del Policlinico di Modena: mastectomia e ricostruzione mammaria con tecnica endoscopica mini-invasiva
La paziente, 47 anni, affetta da neoplasia mammaria destra, è stata sottoposta dall’equipe della Dott.ssa Enza Palma (dott.ssa Palma, dott.ssa Anna Gambini, dott.ssa Simona Papi) ad intervento di mastectomia attraverso un’incisione chirurgica estremamente contenuta (3 cm) nella regione ascellare. La ghiandola è stata rimossa integralmente preservando la cute e i tessuti profondi, quindi estratta senza necessità di ulteriori incisioni. Successivamente, il prof. Alessio Baccarani (coadiuvato dalle dott.sse Palma, Gambini e Papi) è intervenuto sfruttando lo stesso accesso mininvasivo per creare la tasca sottopettorale e posizionare la protesi sottomuscolare, utilizzando strumenti endoscopici e ottica videolaparoscopica.
L’intervento ha visto la collaborazione degli anestesisti dell’equipe dell’anestesia e Rianimazione I, diretta dal prof. Massimo Girardis e dal personale infermieristico del Blocco Operatorio.
Il decorso post-operatorio è stato regolare e la paziente è stata dimessa dopo alcuni giorni di osservazione. Seguirà ora le terapie previste dai protocolli clinici.
Si tratta di un primato nella letteratura scientifica. Secondo un’analisi della letteratura internazionale, non risultano ad oggi descritti interventi condotti con queste specifiche modalità. Il Policlinico di Modena si conferma così all’avanguardia nell’adozione di tecniche chirurgiche innovative, con già sette mastectomie endoscopiche eseguite in casi selezionati.“La chirurgia mini-invasiva rappresenta un’evoluzione significativa nel trattamento chirurgico delle neoplasie mammarie,” ha dichiarato la dottoressa Enza Palma, direttrice della Chirurgia Oncologica Senologica. “L’introduzione dell’approccio endoscopico nella chirurgia mammaria ci permetterà di garantire alle pazienti un trattamento chirurgico più accurato e di ridurre le complicanze post-operatorie. L’impiego di tecnologie avanzate consente infatti di migliore il decorso post-operatorio riducendo il rischio di sanguinamento e di diminuendo il numero di infezioni. Con questo intervento, siamo riusciti per la prima volta a integrare la fase oncologica e quella ricostruttiva in un’unica procedura endoscopica, superando il limite delle tecniche tradizionali e aprendo nuove prospettive per una gestione multidisciplinare sempre più conservativa e personalizzata.”“Questo è il primo intervento eseguito con questa specifica modalità combinata, e rappresenta un passaggio molto rilevante nella chirurgia ricostruttiva della mammella – sottolinea Alessio Baccarani – La lunga esperienza maturata nel campo della chirurgia plastica ricostruttiva e l’impegno costante generale nella ricerca di soluzioni sempre meno invasive ci hanno permesso di superare un grosso limite: finora la mastectomia era mini-invasiva, ma la ricostruzione restava legata a tecniche tradizionali e incisioni estese. Oggi dimostriamo che è possibile offrire alle pazienti un percorso completamente mini-invasivo, con minore dolore, degenza più breve e riabilitazione quasi immediata.”. Nel caso specifico, è stato inserito un dispositivo protesico temporaneo, che verrà sostituito con quello definitivo in un secondo tempo.Il professor Massimo Pinelli (Responsabile della Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell’AOU di Modena) ha commentato: “il risultato di questo intervento innovativo è un chiaro esempio del nostro obiettivo principale che è quello di una collaborazione integrata tra le diverse discipline che permette la moltiplicazione, non una semplice somma, dei risultati in termini di qualità e valore. Ciò si riflette in una miglior organizzazione, risparmio di risorse e non ultimo in una maggior soddisfazione per il paziente in termini di qualità di vita”
Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.

Baggiovara e Sassuolo, vent’anni dopo: l’eredità di Roberto Rubbiani nella sanità modenese

Modena, malore durante il concerto: muore a 53 batterista rock

Studentato alla Sacca: sulla facciata del palazzone appare un grande murales

Modena, grave incendio alla Dsv di via Brigatti: Vigili del Fuoco da tutta la provincia
Articoli Recenti
Scuola di politica femminista per celebrare ottanta anni di UDI

One brain, one health: un cervello, una salute. Nuove frontiere della neurofarmacologia

Scatta la manovra antismog, ma con Move-In chi paga può circolare anche con euro 0

Controlli in autostazione: fermati 5 minori, uno con mazza da baseball