'Dopo i due sit-in a Reggio Emilia, l’iniziativa, supportata da LottAntispecista - specificano gli organizzatori del presidio - ha voluto continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul maltrattamento e la sofferenza degli animali costretti a esibirsi in spettacoli lontani dal loro habitat naturale e dai loro comportamenti istintivi, ammaestrati con violenza e paura'.
Il presidio si è tenuto nei pressi della sede circense con striscioni, cartelli e un microfono, suscitando nei passanti e spettatori reazioni di supporto, ma anche violenze verbali e forti manifestazioni di dissenso.'Quando denunciamo queste ingiustizie le persone si sentono in difetto, e come meccanismo di difesa scatta l'aggressività. Noi non vogliamo attaccare le persone come singoli; il nostro obiettivo è porre fine all’uso degli animali nei circhi e promuovere una forma di intrattenimento più etica e rispettosa - afferma un membro del collettivo Ludovica -.
'Il collettivo invita la cittadinanza, le associazioni e ai gruppi attivisti a unirsi a questa lotta, affinché - concludono - il circo di un futuro non troppo lontano sia libero da crudeltà e capace di educare attraverso forme di spettacolo che valorizzino la creatività e il rispetto verso ogni essere vivente'.