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Partiamo dal dato regionale: Il reddito imponibile IRPEF (costituito dal reddito complessivo delle persone fisiche, al netto delle detrazioni previste dalla legge e delle entrate non assoggettate a questa imposta), vede l’Emilia-Romagna al terzo posto tra le regioni italiane, dopo la Lombardia e la Provincia Autonoma di Bolzano, per reddito imponibile medio pro capite, registrando tuttavia una crescita, rispetto all’anno precedente, pari al 4,3%, inferiore alla crescita media nazionale (4,9%).
Il reddito medio degli emiliano-romagnoli ammontava nel 2022 (dichiarazione 2023), a 23.713 euro, in crescita del 4,3% sul 2021 e del 17,8 rispetto al 2012.
Scendendo al dettaglio provinciale (tabella sotto), l’imponibile medio pro capite va dagli oltre 25.000 euro di Bologna e Parma, che a buon titolo possono essere considerate le province più ricche della regione, ai 19.600 circa di Rimini.
Al terzo posto di questa graduatoria si colloca Modena, che ha avuto la crescita più sostenuta nei 10 anni precedenti (20,5%) e al quarto Reggio Emilia, che rimane sempre comunque su valori molto prossimi a quelli modenesi.
Tra le province meno “ricche”, oltre a Rimini, vanno annoverate anche Ferrara e Forlì-Cesena, su valori di imponibile medio tra di loro molto simili, attorno ai 21.500 euro. Ma su questo dato scatta una considerazione della CGIL. 'È chiaro che sarebbe sbagliato basarsi unicamente sulle dichiarazioni dei redditi per stabilire la ricchezza o la povertà degli abitanti di una provincia, essendo esse condizionate dal fenomeno dell’evasione, un fenomeno sempre molto rilevante, come rilevato dallo stesso Dipartimento delle Finanze del MEF, 2 soprattutto in alcuni settori, come la ristorazione o la pesca solo per citare due esempi, ben presenti nei territori appena richiamati'.
'Al netto di questa necessaria attenzione - conclude CGIL - il reddito imponibile dichiarato può essere tuttavia considerato un buon indicatore della salute e dell’andamento dell’economia di un territorio'
I comuni Capoluogo di Provincia
Si conferma anche in questo caso il primato di Bologna e Parma, anzi come comune capoluogo è quest’ultima a sopravanzare anche il capoluogo felsineo, con il comune di Modena che segue a distanza molto ravvicinata. In coda Rimini, mentre Ferrara come comune capoluogo si differenzia sensibilmente dal resto della sua provincia e si colloca sensibilmente al di sopra dei principali comuni della Romagna, compresa Ravenna.
I comuni della regione dove i redditi sono più alti: per la provincia di Modena spiccano Castelnuovo Rangone, Modena e Formigine
I comuni che registrano i redditi medi imponibili più elevati della regione (tabella 4) non sono però quelli capoluogo e nei primi due casi, Albinea (RE) e Gazzola (PC), non rientrano neppure nell’ambito delle province mediamente più ricche. Questi due piccole località hanno in comune la forte crescita dei redditi imponibili registrata dal 2012 al 2022, largamente superiore al 30%.
I due comuni successivi, San Lazzaro di Savena (BO) e Castelnuovo Rangone (MO), oltre ad essere di maggiori dimensioni per numero di abitanti, si collocano invece in province con redditi mediamente più alti. Solo al quinto posto di questa particolare graduatoria ritroviamo il primo comune capoluogo, quello di Parma, seguito in sesta posizione dal capoluogo regionale Bologna. I comuni che registrano redditi imponibili più bassi (tabella 5) condividono invece tra loro una dimensione demografica medio-piccola e in alcuni casi piccolissima, come Zerba (PC), che conta appena una settantina di residenti ed è il comune con meno abitanti di tutta la regione.
Fasce di reddito: a Modena quasi il 30% dichiara meno di 15.000 euro me è la seconda pe pecentuale maggiore di redditi oltre i 75.000 euro
L’Emilia-Romagna può vantare, rispetto alla media nazionale, una percentuale sensibilmente più bassa di redditi annui inferiori ai 15.000 euro (il 31,1% contro il 38,0%), nonché una quota più elevata di contribuenti che dichiarano un reddito superiore a 75.000 € annui (3,3% contro 2,9%). Tra le province spicca il dato di Rimini, che ha registrato una percentuale di dichiarazioni da zero a 15.000 euro pari al 41,3%, superiore non solo alla media regionale ma anche a quella nazionale. Degni di essere sottolineate sono anche, sul fronte opposto, le elevate percentuali di contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro nelle province di Bologna e Parma.
La regione Emilia-Romagna presenta una condizione migliore rispetto alla media nazionale (60,7% contro 54,2%) e le province di Modena e soprattutto Reggio Emilia superano anche quelle, complessivamente come abbiamo visto più “ricche”, di Bologna e Parma. Anche in questo caso il dato di Rimini si stacca, in negativo, da quelli delle altre province.