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'Intensificare le iniziative di prevenzione e contrasto con un’azione a tutto campo con l'aumento, d’intesa con le Autorità scolastiche ed in raccordo con i soggetti interessati, dei servizi delle Forze di polizia, con la collaborazione delle Polizie locali, per contrastare i fenomeni più diffusi nelle aree maggiormente a rischio, tra cui quelle nei pressi delle scuole e nei luoghi di aggregazione, e rafforzare i percorsi formativi di sensibilizzazione nei confronti degli studenti. Stessa azione rafforzata nei confronti delle aree a rischio del parco XXII aprile dove gli episodi di spaccio a tutte le ore sarebbero, stando alla cronaca e alle segnalazioni giunte nelle ultime settimane dal Comitato di Cittadini Viale Gramsci e Dintorni e locale gruppo di Controllo di Vicinato sono addirittura aumentate.
Il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, convocato dalla Prefettura, ha rimesso al centro della seduta di ieri, i due problemi, relativi all'esplosione di violenza delle cosiddette Baby Gang, e dello spaccio al parco XXII aprile che come conseguenze, lo scorso sabato, ha portato alla morte di un uomo, trovato senza vita su una panchina del parco, nell'area del parco che si affaccia su via Attiraglio, dove l'allarme, negli ultimi anni, non è mai scemato.
'Anche a luglio, come oggi, si prese atto dei gravi problemi di criminalità e dello stato di insicurezza in cui sono costretti a vivere i residenti. Cosa si è ottenuto dopo sette mesi dall'incontro in Prefettura dove ci sono state fatte tante promesse?' - chiede Marcello Costantino, residente in viale Gramsci, referente del locale Comitato Viale Gramsci e Dintorni e del gruppo di controllo di Vicinato. 'La risposta è nulla. Non ci sono stati risultati, è tutto come prima, anzi, peggio. Donne minacciate con cocci di bottiglia, podisti allontanati alla vista di coltelli, violenze verso anziani, tossicodipendenti che si bucano davanti ai bambini che giocano, attività commerciali che vivono nella costante illegalità senza timore alcuno. E negli ultimi 12 mesi 3 morti per overdose. Il fallimento delle istituzioni, la vergogna dei politici locali che negano il problema ed il tentativo di zittire i residenti che chiedono un quartiere vivibile con lo spauracchio delle loro case che perdono valore'
Redazione Pressa
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