Trilogia dell'Assedio: prodotta in carcere, in scena alle 'Passioni'
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Trilogia dell'Assedio: prodotta in carcere, in scena alle 'Passioni'

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Dall'11 al 23 febbraio a Modena l'opera realizzata da Teatro dei Venti all'interno delle carceri di Modena e Castelfranco con i detenuti attori. Oggi la presentazione, l'emozione del regista, e non solo


Trilogia dell'Assedio: prodotta in carcere, in scena alle 'Passioni'
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C'è l'emozione contrastante che limita da un lato e stimola ad andare avanti dall'altro, che scaturisce dal provare le scene di teatro nel momento in cui nelle vicine celle si consuma la morte di un detenuto, c'è il timore della rinuncia di alcuni detenuti scelti come attori o quello di non avere in tempo le autorizzazioni per poter mettere in scena fuori dal carcere lo spettacolo che si sta preparando da mesi in carcere; il timore di non riuscire ad integrare la necessità di garantire una produzione teatrale che rinunci all'alto livello artistico, con la scelta di operare all'interno di un carcere, con spazi e tempi limitati e con tutte le difficoltà che limitano o vietano anche la compresenza tra detenuti attori.

Ci sono mille emozioni contrastanti nelle parole con cui il regista Stefano Tè ha accompagnato questa mattina la presentazione (Video) di un'opera già di per se complessa come una trilogia teatrale e che assume un livello di complessità non solo tecnica e logistica ma anche relazionale ed emozionale di gran lunga superiore proprio perché generata dalla e nella stessa vita del carcere. Una struttura di detenzione, quella di Modena, che sta attraversando uno dei periodi più drammatici della propria storia.
Con 4 detenuti morti, di cui due suicidati, in poco più di un mese, 'Di fronte a questi drammi viene da chiedersi se ancora senso continuare, se è ancora possibile andare avanti con ciò che in questi ultimi anni abbiamo fatto, ovvero produrre teatro in carcere' - ha affermato Stefano Tè, regista simbolo della compagnia Teatro dei venti. Venti che in senso temporale è parola che esprime anche il ventennale della compagnia, già premio Ubu nel 2019 per l’allestimento scenico di Moby Dick.

Compagnia impiegata da più di un anno in una delle imprese umane e tecniche più difficili, coprodotta con Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale e con il Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna: la Trilogia dell’Assedio. Comporsta da Edipo Re – Sette contro Tebe e Antigone. Un progetto drammaturgico in tre episodi in prima assoluta al Teatro delle Passioni di Modena, con la regia di Stefano Tè e la drammaturgia dell’autore, attore e regista Vittorio Continelli, la poetessa Azzurra D’Agostino e Stefano Tè. Produzione realizzata in carcere ed in scena al teatro delle passioni.

Si parte dall’11 febbraio con Trilogia dell’Assedio – Edipo Re da Sofocle creato all’interno della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia; dal 12 Trilogia dell’Assedio – Sette contro Tebe da Eschilo con gli attori della Casa Circondariale di Modena e infine dal 13 Trilogia dell’Assedio – Antigone da Sofocle con le attrici della Casa Circondariale di Modena.

Trilogia dell’Assedio è un unico progetto teatrale in tre episodi: il pubblico è invitato a seguire la visione di tutti e tre nell’ordine Edipo Re, Sette contro Tebe, Antigone o a partecipare alle maratone previste la domenica pomeriggio, la prima il 16 e la seconda il 23 febbraio a partire dalle ore 15.00.

Nel corso del 2024, il Teatro dei Venti ha lavorato all’interno delle strutture carcerarie di Castelfranco Emilia e di Modena focalizzandosi sull’opera dei grandi tragici greci, a partire da tre dei testi più importanti di Eschilo e Sofocle: Edipo Re, Sette contro Tebe e Antigone. All’interno di queste tragedie, che raccontano tutte la fine di una dinastia e la necessità di costruire un ordine nuovo, la Compagnia ha individuato un tema comune, quello dell’assedio.'

'L’assedio del destino – si legge nelle note di drammaturgia – dell’essere inseriti in un solco che sembra ineluttabile, in Edipo Re; l’assedio alla città, la guerra che minaccia, in Sette contro Tebe; l’assedio della ragion di stato e delle convenzioni sociali, in Antigone. Tematiche forti, universali, che hanno implicazioni etiche e morali, domande essenziali che arrivano fino a noi, che la realtà e la vita ci pongono quotidianamente: come agire? Che fare quando tutto sembra perduto? Si può cambiare quello che sembra già scritto?
In un tempo assediato come il nostro, in cui lo stato di paura e di minaccia viene costantemente ribadito, indagare ancora personaggi archetipici e stratificati come Edipo, Antigone, Ismene, Polinice, Eteocle, Creonte può essere di ispirazione e guida alle nostre scelte. Guida costante che attraversa le tre opere è Tiresia, l’indovino cieco, che posa il suo sguardo sull’umanità e che ci interroga perché in grado di vedere oltre'.

L'opera è stata presentata al Teatro Storchi di Modena e introdotta dal presidente di Ert Giuliano Barbolini alla presenza dagli assessori comunali ai servii sociali di Castelfranco e Modena e dal direttore del carcere di Modena

Dal 2022 Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale collabora con Teatro dei Venti producendo Odissea (2022), Giulio Cesare e Amleto (2023).
Gli spettacoli Trilogia dell’Assedio rientrano in AHOS All Hands On Stage, il progetto cofinanziato da Creative Europe di cui è capofila Teatro dei Venti e che ERT ha sottoscritto nel 2023 insieme ad altre realtà del territorio. Il percorso prevede la professionalizzazione dei detenuti in diversi ambiti lavorativi legati al teatro (tecnici, macchinisti, scenografi…).
Come di consueto nella pratica della Compagnia, al lavoro in sala si è affiancato quello di scrittura: le opere classiche sono diventate così tracce da cui partire per indagare il tema scelto. Questa modalità permette di rispondere all’esigenza di far dialogare fra loro, attraverso un percorso testuale e tematico coerente, tre sezioni di due strutture carcerarie separate: la Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia, la sezione maschile e femminile della Casa Circondariale di Modena.

Il calendario degli eventi

Con i detenuti della Casa di reclusione di Castelfranco Emilia
dal 11 al 23 febbraio 2025
martedì 11 e 18, venerdì 14 e 21 ore 20.00 – domenica 16 e 23 ore 15.00 (parte della maratona)

Trilogia dell’Assedio – Edipo Re a partire dall’opera omonima di Sofocle, spettacolo creato all'interno della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia
regia Stefano Tè
drammaturgia di Vittorio Continelli, Azzurra D’Agostino, Stefano Tè
musiche Irida Gjergji
bozzetti della scenografia e dei costumi a cura di F. M.
costumi Nuvia Valestri
assistente alla regia Elena Carbonella
Edipo Re, realizzato nella Casa di Reclusione di Castelfranco, mette in scena le vicende della città di Tebe assediata dalla peste e il disperato tentativo del re, Edipo, di salvarla. Tentativo che lo porterà a scoprire di essere egli stesso causa della disgrazia; infatti non può sfuggire al proprio destino dichiarato da una profezia che lo vuole assassino del padre e amante della madre. Dal suo fallimento prenderanno piede le vicende inerenti i suoi quattro figli: lo scontro fratricida tra Eteocle e Polinice nei Sette contro Tebe, creato nella Casa Circondariale Sant’Anna di Modena, sezione maschile; il dissidio tra obbedienza e dissenso nei confronti di una legge che si ritiene ingiusta che vede protagonista Antigone nell’episodio conclusivo, creato nella Casa Circondariale Sant’Anna di Modena, sezione femminile.

Con gli attori della Casa Circondariale di Modena
dal 12 al 23 febbraio 2025
mercoledì 12 e 19 ore 20.00, sabato 15 e 22 ore 19.00 – domenica 16 e 23 ore 16.30 (parte della maratona)
Trilogia dell’Assedio – Sette contro Tebe
a partire dall’opera omonima di Eschilo
spettacolo creato con gli attori Casa Circondariale di Modena
regia Stefano Tè
drammaturgia Vittorio Continelli, Azzurra D’Agostino, Stefano Tè
musiche Igino L. Caselgrandi
bozzetti della scenografia e dei costumi a cura di F. M.
costumi Nuvia Valestri
assistente alla regia Elena Carbonella

Il secondo episodio, Sette contro Tebe, creato nella sezione maschile della Casa Circondariale Sant’Anna di Modena, è il seguito di Edipo Re. Dopo aver scoperto di aver realizzato la profezia che lo voleva assassino di suo padre e amante di sua madre, prima di andare in esilio, Edipo ha maledetto i suoi figli ed eredi Eteocle e Polinice, che si sono traditi a vicenda per conservare il potere: Eteocle non ha infatti mantenuto il patto di alternarsi con il fratello al governo di Tebe per un anno ciascuno. Nel momento in cui comincia la tragedia un esercito guidato da Polinice, che reclama il potere, cinge d’assedio la città difesa da Eteocle.
Quello a cui assistiamo è il racconto della battaglia vista da dentro le mura, nella città assediata.

Con le attrici della Casa Circondariale di Modena
dal 13 al 23 febbraio 2025
giovedì 13 e 20 ore 19.00 – domenica 16 e 23 ore 18.00 (parte della maratona)
Trilogia dell’Assedio – Antigone
a partire dall’opera omonima di Sofocle
spettacolo creato con le attrici della Casa Circondariale di Modena
regia Stefano Tè
drammaturgia Vittorio Continelli, Azzurra D’Agostino, Stefano Tè
musiche Tonino La Distruzione
bozzetti della scenografia e dei costumi a cura di F. M.
costumi Nuvia Valestri
assistente alla regia Elena Carbonella

L'episodio conclusivo della Trilogia, creato nella sezione femminile della Casa Circondariale Sant’Anna di Modena, si apre con Antigone e Ismene, ultime figlie superstiti di Edipo che discutono fuori dal Palazzo in cui si è insediato un nuovo tiranno, Creonte. Un editto da lui emanato prevede funerali diversi per i loro due fratelli che si sono uccisi a vicenda: solenni per Eteocle, difensore di Tebe, mentre vieta di seppellire il traditore Polinice.
Antigone rifiuta questa imposizione e sfida la legge, la famiglia, il tiranno, consapevole del fatto che questa scelta la condurrà alla morte. Alla fine della tragedia e della Trilogia, resta però ancora in vita Ismene, ultima superstite di un’intera stirpe, simbolo dell’umano resistere a ogni sciagura. Ismene, se vorrà, percorrerà la strada che porta verso un mondo nuovo.

Teatro dei Venti
Ha sede a Modena, è attivo dal 2005 nella creazione di spettacoli e di progetti che accostano creatività e comunità per un’efficace coesione sociale.
Realizza progetti permanenti nelle Carceri di Modena e Castelfranco Emilia, nell'ambito della Salute Mentale, nella Cooperazione Internazionale, con un'ampia esperienza nei progetti di Creative Europe.
Ha sviluppato una ricerca artistica nel teatro per gli spazi urbani, con scenografie mobili di grande impatto e il coinvolgimento dei cittadini, con tournée in Italia e all'estero. L'allestimento scenico di Moby Dick con la regia di Stefano Tè ha ricevuto il Premio Ubu nel 2019.
Teatro dei Venti lavora alla produzione di una nuova opera per spazi urbani, La Misura Umana (titolo provvisorio) che prevede diverse tappe e il debutto nel 2027.
Nel 2024 ha realizzato Don Chisciotte, uno spettacolo per gli spazi urbani e altri progetti in relazione con i territori. Il gruppo cura la programmazione e l’organizzazione di Trasparenze Festival in collaborazione con ATER Fondazione.

Biglietteria
Tel. 059 2136021 | biglietteria@emiliaromagnateatro.com
Aperta dal martedì al sabato ore 10.00 – 14.00; martedì e sabato anche ore 16.30-19.00
Vendita online: modena.emiliaromagnateatro.com | www.vivaticket.com
Prezzi: biglietti per i singoli episodi da 7€ a 15 €; maratona da 21€ a 33€

Gianni Galeotti
Gianni Galeotti

Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie..   Continua >>


 
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