Variante Omicron: Iss, al momento nessuna evidenza su maggiore gravità
Per capire il livello di gravità dell'infezione causata da Omicron servirà tempo. La variante, spiega l'Iss, è stata isolata per la prima volta l'11 novembre
Omicron, ma sono in corso studi epidemiologici per capire se la causa sia questa variante o se altri fattori possano avere influenzato la circolazione del virus. I dati preliminari suggeriscono che ci sia un tasso maggiore di ricoveri in Sud Africa, ma questo potrebbe essere dovuto all'aumento complessivo delle persone infette piuttosto che alla specifica infezione con Omicron.
Al momento non ci sono informazioni che suggeriscano che i sintomi specifici associati a questa variante siano diversi da quelli dovuti alle altre. I casi iniziali di infezione riguardano studenti universitari, giovani che tendono ad avere una malattia piu' lieve, ma per capire il livello di gravita'
dell'infezione causata da Omicron servira' piu' tempo (da alcuni giorni ad alcune settimane).
Per quanto riguarda i tamponi, l'Iss aggiunge che i normali test già in uso basati su PCR sono in grado di rilevare l'infezione anche in presenza della variante Omicron. Sono in corso studi per determinare se vi sia un impatto su altri tipi di test, compresi i test antigenici rapidi'. E' uno dei passaggi contenuti nel primo piano sulla variante Omicron pubblicato sul sito dell'Istituto superiore di Sanità (Iss).
La variante - spiega l'Iss - è stata isolata per la prima volta in campioni raccolti l'11 novembre in Botswana e il 14 novembre in Sud Africa. Il 26 novembre l'Oms ha designato la variante B.1.1.529 come 'Variant of Concern' (Voc), con il nome di variante Omicron. La decisione di dichiararla una VOC (variante di preoccupazione, ndr) è dovuta alla presenza nella variante di diverse mutazioni che potrebbero avere un impatto sul comportamento del virus, anche in termini di gravità della malattia o della capacità di diffusione.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità sta lavorando per stimare il possibile impatto della nuova variante sulla protezione fornita dai vaccini e sulle altre misure di prevenzione. I vaccini restano indispensabili per ridurre il rischio di malattia grave e di morte', dice l'Iss.
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