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Ci sono italiani, tunisini, marocchini, ucraini, romeni, cubani, ghanesi. Tutti a firmare la petizione cartacea, con tanto di banchetto, organizzata questa settimana, ogni sera, sotto il portico della farmacia, per chiedere più sicurezza. Ed in particolare, un presidio fisso delle forze dell'ordine nella zona, da anni nota (area parco XXII aprile, R-Nord, Attiraglio). Una richiesta, quella del comitato che da tempo ha stabilito un dialogo costruttivo con le istituzioni pubbliche (chiamato anche a partecipare alle riunioni del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal Prefetto), che sul fronte del presidio fisso non ha ancora trovato una risposta. In realtà, a fine aprile, qualcosa si era mosso, e l'auto della Polizia Municipale aveva iniziato a stazionare nel piazzale dell'R-nord, nelle ore notturne, ma poi più nulla. Questione di due o tre giorni.
Perché qui il turn-over di spacciatori è costante e anche quando i numerosi passaggi delle pattuglie garantiscono l'allontanamento dei malitenzionati, questi ritornano sul posto di lavoro poco dopo. E quando ci sono le condizioni per arrestarli o per allontanarli, i provvedimenti hanno un effetto limitato e gli stessi destinari di provvedimenti restrittivi si ritrovano due o tre giorni nuovamente sul posto. Ed è così che contro questa situazione che danneggia la vivibilità di un rione che di per sé ha gli abitanti di un piccolo paese, si schierano tutti, compatti. Firmando Dai commercianti tradizionali ai titolari di negozi etnici, dai baristi ai singoli cittadini, dalle associazioni culturali alla parrocchia. Perché se da un lato la zona soffre per problemi legati alla sicurezza, dall'altro è forte di una comunità coesa, e che, anche grazie al costante lavoro di sensibilizzazione del locale comitato dei cittadini, sa fare rete e sistema quando sul piatto c'è la legalità e l'ordine pubblico. Ed è per questo che i referenti del comitato fanno notare come molti di coloro che hanno aderito convintamente alla petizione siano stranieri, o nuovi italiani, che vanno oltre la firma e aggiungono frasi di questo tipo: 'Italiani dovete farvi rispettare', oppure 'ci vuole una dittatura' ad ' ha ragione salvini'.
Redazione Pressa
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