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Sette sostituti procuratori si occupano ogni giorno a Modena di reati che incidono su soggetti fragili. Tante le donne vittime di maltrattamenti, violenza fisica e psicologica. Con numeri in crescita sotto il profilo delle notizie di reato che dalla Polizia Giudiziaria e da ogni angolo della provincia, arrivano ogni giorno sul tavolo del Procuratore Capo di Modena Luca Masini. Oggi impegnato a relazionare sull'attività della Procura in due eventi pubblici: il convegno organizzato al Policlinico di Modena, con storie e testimonianze di vittime di violenza, alla presenza di numerosi sanitari, sempre più impegnati e formati nel riconoscere, soprattutto a livello di Pronto Soccorso, ferite e lesioni da atti violenti, e poi in Consiglio Comunale, a Modena.
'La violenza contro le donne è un problema sempre più diffuso, ma negli ultimi anni la consapevolezza sociale e l'azione delle autorità stanno aumentando in modo significativo' - sottolinea il Procuratore Capo della Repubblica di Modena, Luca Masini, che durante la seduta del consiglio comunale ha tracciato un bilancio preoccupante ma anche positivo della situazione, quantomeno sul fronte della risposta del sistema alla segnalazione o alla denuncia di reato. 'Oggi, soprattutto in realtà come quella modenese, le donne possono contare su una ampia rete di protezione, che va dai vicini di casa, ai servizi sociali, ai centri anti-violenza'
'Nei reati legati al Codice Rosso, quelli che riguardano la violenza domestica e il maltrattamento di genere, i numeri sono in crescita, tanto nelle notizie di reato quanto nelle misure cautelari richieste e accolte dal giudice', ha affermato Masini.
'Nel corso dell'ultimo anno, siamo arrivati a registrare circa 40.000 casi, un incremento che non deve spaventare, ma che deve far riflettere sulla capacità delle donne di denunciare e sulla risposta che le istituzioni sono pronte a dare.'
Il Procuratore ha evidenziato come la provincia di Modena sia particolarmente ricettiva quando si tratta di raccogliere e gestire le segnalazioni. 'Abbiamo una rete di protezione che sta funzionando. Oltre ai centri antiviolenza, i servizi sociali, sanitari e le forze di polizia sono sempre più interconnessi, creando un sistema di supporto che permette alle donne di denunciare più facilmente. L’aumento delle notizie di reato è il segnale che la consapevolezza sta crescendo, che le donne hanno la fiducia nelle istituzioni e che l'autorità giudiziaria è in grado di rispondere.'
L'incremento delle segnalazioni e delle comunicazioni di notizie di reato riguarda in particolare le violenze fisiche e psicologiche. 'Nel corso dell'ultimo anno giudiziario, abbiamo assistito a un aumento del 22% delle denunce relative al Codice Rosso', ha sottolineato Masini. 'Ogni giorno arrivano circa dieci segnalazioni. Questo implica un impiego costante di risorse e una gestione attenta da parte della polizia e della magistratura.'
Tuttavia, il Procuratore non ha nascosto le difficoltà. 'La violenza domestica non è mai un episodio isolato. In molti casi, la dinamica di maltrattamento segue un percorso che va dall'abuso di sostanze come alcol o droghe, fino a un controllo totale della libertà della vittima. Le aggressioni verbali si trasformano in fisiche, con limitazioni della libertà personale e altre forme di coercizione psicologica.'
Masini ha anche sottolineato l'importanza di non sottovalutare i segnali iniziali. 'Quando una relazione comincia a manifestare segni di violenza, non bisogna aspettarsi che la situazione migliori da sola. La recidiva è molto alta e, troppo spesso, la vittima, nonostante la denuncia, cerca di giustificare il comportamento dell'aggressore. Ma dobbiamo essere chiari: il perdono non deve mai essere visto come una soluzione.'
In conclusione, Luca Masini ha lanciato un appello a tutte le istituzioni e alla cittadinanza. 'La violenza contro le donne è un fenomeno che non possiamo più tollerare. Ma il cambiamento parte da ognuno di noi, dalla consapevolezza che ogni denuncia è un passo verso una società più giusta e sicura. Lo Stato c'è, e risponderà con fermezza.'
E alle donne il messaggio è diretto: 'Denunciate e abbiate fiducia perché una risposta ci sarà'.
Gi.Ga.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>