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Basket, la Virtus dice addio al ‘Marine’: è morto il cestista Marco Bonamico

Basket, la Virtus dice addio al ‘Marine’: è morto il cestista Marco Bonamico

Stella del basket italiano negli anni Settanta e Ottanta, Marco Bonamico è morto a 68 anni. Con la canotta delle V Nere ha vinto due scudetti e una Coppa Italia


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“Ciao Marco”. Con una nota sul proprio sito, la Virtus Olidata Bologna si unisce al cordoglio per la morte di Marco Bonamico, stella del basket italiano tra gli anni Settanta e Ottanta e scomparso oggi a 68 anni all’ospedale Bellaria di Bologna, dopo una malattia che lo ha portato al decesso in poche settimane. La società bolognese ne ricorda la carriera: di 15 stagioni trascorse in serie A, ne ha infatti passate otto con la canotta delle V Nere, conquistando due scudetti e una Coppa Italia e “meritandosi l’appellativo di ‘Marine‘ per la determinazione, la forza e il talento con cui ha portato in alto i colori bianconeri”. Nel comunicato è poi citato anche il suo trascorso in Nazionale.
“Con la maglia Azzurra ha disputato 151 partite, tante delle quali da protagonista, vincendo un oro europeo in Francia nel 1983 e un argento olimpico in Urss nel 1980″. Terminata la carriera da atleta, Bonamico è stato anche commentatore televisivo delle partite di basket della Rai e dirigente sportivo, ricoprendo la carica di presidente della Legadue.
 

'A nome mio e dell’amministrazione comunale tutta esprimo il più profondo cordoglio alla famiglia Bonamico per la perdita di Marco'.
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Anche il sindaco di Bologna Matteo Lepore si unisce alle condoglianze per la morte del ‘Marine’. 'È stato uno dei protagonisti indiscussi della pallacanestro italiana, profondamente legato alla nostra città, soprattutto alla Virtus in cui ha giocato numerose stagioni, vincendo anche due scudetti e due Coppe Italia, ma ha militato un anno anche in Fortitudo', scrive Lepore in una nota. Il primo cittadino ricorda anche i successi con la Nazionale italiana, come l’argento alle olimpiadi di Mosca del 1980 e il titolo europeo a Nantes nel 1983, ma, sottoilnea Lepore, 'Bologna oggi piange non solo un grande campione sportivo, ma anche un grande uomo, che si è sempre speso per gli altri, ultimo esempio in ordine temporale il programma di allenamento studiato per far tornare in forma le persone che avevano contratto il Covid'.
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