«Abbiamo fatto un buon primo tempo – ha esordito Sottil in sala stampa –. Davanti avevamo una squadra forte, organizzata, che dà fastidio. Sapevamo del loro valore e avevo detto ai ragazzi di restare sereni anche dopo il gol subito. L’unica vera sbavatura ci è costata lo svantaggio, ma ho visto la squadra reagire subito: abbiamo creato, spinto, preso un rigore dubbio e siamo rimasti tambureggianti nella loro metà campo».
Il tecnico ha poi sottolineato la crescita della squadra nella ripresa: «Nel secondo tempo ho detto ai ragazzi di alzare ancora i ritmi, perché avevano le gambe e la testa per farlo. E così è stato: abbiamo schiacciato l’Empoli, creato tante situazioni, spinto con i cross da destra e da sinistra. Chi è entrato ha aumentato l’intensità e la qualità. Questa è la forza del gruppo, del metodo: tutti sono dentro, allineati, mentalizzati. E questo porta a prestazioni di questo livello».
La chiave tattica: il portiere e le ripartenze lunghe
Rispondendo a una domanda sulle scelte di gioco, Sottil ha spiegato la filosofia alla base della costruzione dell’azione: «Chichizola a è stato scelto perché sa giocare sia corto che lungo. A me piace avere alternative nella costruzione: in Serie B le squadre spesso si aspettano una manovra dal basso, ma noi abbiamo tanta gamba davanti e sappiamo attaccare la profondità. Mettere la palla sopra la linea dell’Empoli era una delle armi per metterli in difficoltà, e lo abbiamo fatto bene».Le partite si vincono negli spogliatoi
Il mister ha poi ribadito un concetto già espresso in conferenza di presentazione: «Le partite si costruiscono nella settimana di allenamento, giorno dopo giorno. Dal 13 luglio i ragazzi lavorano in modo maniacale, con grande partecipazione. Il primo tempo è stato buono, ma nel secondo la squadra ha avuto la consapevolezza di poter aumentare il ritmo. E ha meritato la vittoria».Empatia con la città e i tifosi
Infine, un pensiero all’ambiente e al legame con il pubblico del “Braglia”: «Giocare in questa atmosfera è qualcosa di splendido. È la parte più bella del nostro lavoro, quella sentimentale, del sogno e della gioia. Si è creata un’empatia forte con i nostri tifosi, una coesione bellissima. Merito loro e dei ragazzi, che ogni domenica sudano la maglia e giocano un buon calcio».Grazie a Mauro Tonelli (Modenelli), per il contributo in sala stampa




