Entrambi i medici prestano servizio per 24 ore settimanali e il loro contratto provvisorio, già esteso precedentemente, è stato rinnovato per il periodo 1-30 giugno 2025. Questa decisione, presa dal Servizio Gestione del Personale Convenzionato dell’AUSL, è parte di un quadro più ampio di continuità assistenziale regolata da intese regionali, ma evidenzia il problema ormai cronico della mancanza di stabilità contrattuale nel settore sanitario.
Nonostante il riconoscimento dell’importanza del loro lavoro nelle strutture territoriali per urgenze a bassa complessità, questi medici si trovano a operare in un contesto di incertezza, con la costante necessità di attese per nuovi rinnovi e la difficoltà di pianificare il futuro.
Questa situazione non riguarda solo il CAU di Fanano ma si estende a molte realtà sanitarie, dove il personale medico e infermieristico è costretto a vivere nell’instabilità, tra contratti a termine e incarichi provvisori.
Un altro recente provvedimento dell'AUSL di Modena, che dispone l'attivazione di cinque contratti di somministrazione per infermieri destinati alle sedi di Pavullo e Mirandola, è solo l'ennesima dimostrazione di un sistema sotto pressione.
La determina evidenzia una realtà ormai consolidata: per far fronte alla carenza di infermieri, si ricorre sempre più spesso a forme contrattuali flessibili come il lavoro interinale. In questo caso, l'AUSL di Modena ha stanziato oltre 70.000 euro per garantire la continuità dei servizi per quattro mesi, affidando il personale all’agenzia Etjca Spa, l'agenzia di Milano scelta attraverso gara di area vasta.
Il ricorso massiccio a contratti a tempo determinato e interinali porta con sé diverse criticità. Da un lato, il personale sanitario è costretto a operare in condizioni di costante incertezza, senza garanzie di stabilità lavorativa. Dall’altro, l’assistenza sanitaria rischia di essere compromessa: turni estenuanti, strutture sovraffollate e personale insufficiente mettono a dura prova la qualità delle cure offerte.Gi.Ga.