''L'anno prossimo faremo il varo e inizieremo un fase di debug. La metteremo sicuramente in acqua nel 2026 ma preferisco non prendere impegni sui trimestri'', ha spiegato Soldini, che sull'equipaggio ha aggiunto: ''il sogno è di mantenerlo il più contenuto possibile per molte questioni come il peso, ma lo scopriremo perché non abbiamo un motore, molto de lavoro sarà legato all'energia umana e l'obbiettivo è navigare in dieci, forse in otto persone, ma forse ne serviranno 12, bisognerà capire nella realtà''.
Alla Ferrari lavorano al progetto 20 persone full time mentre altre 80-100 persone in altri settori aiutano sul progetto. ''Se sarà in vendita? Per ora no, ma non c'è un obiettivo di produrre e vendere le barche volanti come le macchine'', ha spiegato Soldini che sta testando la barca al simulatore.
''È ovvio che abbiamo un obiettivo abbastanza definito, è un progetto talmente complesso che francamente rendere pubblico questo obbiettivo oggi non mi sembra una cosa furba, una barca così è complicata, è lungo mettere insieme mille pezzi'', ha sottolineato lo skipper che sul luogo dove la stanno costruendo mantiene il riserbo. ''Il cantiere è in Italia ma preferiamo non parlare in maniera puntuale perché stiamo lavorando tanto e abbiamo bisogno di stare tranquilli. L'obbiettivo della barca è essere veloce, stabile, affidabile e indipendente dal punto di vista energetico''. Poi sul discorso del colore della scritta è semplicemente il tradizionale giallo Modena.