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Si chiama Ghizlan El Hadraoui, ha 38 anni, è di origine marocchina, residente a Modena in zona musicisti, di professione badante e regolare in Italia da molti anni la donna trovata senza vita con il corpo per buona parte bruciato, questa mattina intorno alle ore 11, accasciato sul sedile posteriore di un auto, una Nissan Juke, a lei intestata, parcheggiata in un area adibita a deposito di materiale ferroviario nella zona industriale nord di Modena, su via Cavazza, nelle immediate vicinanze dell'inceneritore. Dalle prime ricostruzioni pare che la donna possa essere stata uccisa ed il cadavere trasportato solo successivamente a bordo dell'auto nella zona dove qualcuno avrebbe voluto distruggerla appiccando il fuoco con sostanza infiammabile. Avrebbe, perchè il tentativo sarebbe andato a vuoto a causa della chiusura dell'abitacolo che, una volta appiccato il rogo all'interno, non avrebbe contenuto abbastanza ossigeno affinché le fiamme potessero alimentari ed avvolgere, distruggendola completamente, l'auto.
Ed è al condizionale anche
A dare l'allarme, intorno alle 10,30 di questa mattina un Carabiniere fuori servizio che transitava nella zona e che aveva visto una colonna di fumo provenire dall'area dove dietro una catasta di traversine ferroviarie in cemento armato l'auto non era immediatamente visibile alla vista. Un addetto di una ditta di trasporti pesanti addetto al controllo del passaggio del treno merci, ha dichiarato al nostro microfono di non avere visto prima delle ore 10,30 nessun auto né entrare né fermarsi in quella zona. 'Poi una volta passato il treno sono rentrato in ditta e quando sono tornato fuori, poco prima delle ore 11 ho visto una ambulanza e poi i Vigili del fuoco'. Che al loro arrivo si sono trovati di fronte ad una scena tragica.
L'abitacolo all'interno era stato divorato dalle fiamme che avevano accolto il corpo di una donna che la carta di identità ancora leggibile ha permesso di identificare. Non sono state ancora rese note le generalità ma si sa che si tratta di una 38 enne di origine marocchina, da molti anni a Modena e di professione badante.
'Il corpo si trova in condizioni tali da ipotizzare l'accusa, al momento nei confronti di ignoti, di omicidio volontario' - ha affermato il Procuratore capo della Repubblica di Modena Lucia Musti sul posto insieme al Capo della Squadra Mobile Salvatore Blasco. Circa cinque ore di rilievi sul posto, quelli della Polizia scientifica, per analizzare nel dettaglio la scena del crimine, negli istanti in questo caso immediatamente successivi all'atto e così importanti per potere definire un quadro indiziario.
La Squadra Mobile di Modena pare abbia tradotto in questura il marito (o ex marito), della donna, ma attualmente nessuno sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati.
Redazione Pressa
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